Piazza Affari chiude la giornata con una perdita dello 0,26%. Sul listino principale troviamo in rialzo Azimut (+1,87%), Banca Mediolanum (+0,07%), Ferrari (+0,67%), Fineco (+0,15%), Generali (+0,2%), Intesa Sanpaolo (+0,35%), Italgas (+0,18%), Leonardo (+0,85%), Mediaset (+1,35%), Poste Italiane (+0,156%), Prysmian (+0,16%), Recordati (+0,58%), Saipem (+0,2%), Snam (+0,52%), Telecom Italia (+0,28%), Terna (+0,82%) e Unipol (+1,13%). I ribassi più ampi sono quelli di Banco Bpm (-1,23%), Bper (-2,49%), Brembo (-0,6%), Buzzi (-1,73%), Cnh Industrial (-1,59%), Fca (-0,78%), Ferragamo (-2,36%), Mediobanca (-0,6%), Moncler (-3,38%), Ubi Banca (-1,43%), Unicredit (-1,29%) e Yoox (-1,84%). Fuori dal listino principale Safe Bag chiude a +15,97%, mentre Italiaonline cede il 14,73%. Da evidenziare che Campari ha rettificato a 5,6 euro il prezzo delle azioni a seguito dell’operazione di frazionamento azionario. Il titolo ha chiuso a quota 5,53 euro. Il cambio euro/dollaro scende verso quota 1,09, mentre lo spread tra Btp e Bund sale sopra i 182 punti base.



Piazza Affari perde lo 0,3% e sul listino principale troviamo in rialzo Atlantia (+0,2%), Azimut (+1,4%), Banca Generali (+0,1%), Eni (+0,6%), Ferrari (+0,3%), Generali (+0,1%), Intesa Sanpaolo (+0,5%), Italgas (+0,1%), Mediaset (+1%), Recordati (+0,5%), Saipem (+0,1%), Snam (+0,3%), Terna (+0,2%) e Unipol (+0,5%). I ribassi più ampi sono quelli di Banco Bpm (-1%), Bper (-2,2%), Buzzi (-1,7%), Cnh Industrial (-1,4%), Fca (-1,5%), Ferragamo (-1,6%), Luxottica (-0,7%), Moncler (-2,9%), Prysmian (-0,6%), Stm (-0,6%), Telecom Italia (-0,8%), Ubi Banca (-1,5%), Unicredit (-0,6%) e Yoox (-1,3%). Fuori dal listino principale Safe Bag cresce del 18,8%, mentre Italiaonline cede il 13,8%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,095, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 179 punti base.



Piazza Affari cede lo 0,3% e sul listino principale troviamo in rialzo solo Azimut (+1,5%), Banca Generali (+0,7%), Eni (+0,7%), Intesa Sanpaolo (+0,1%), Italgas (+0,2%), Mediaset (+0,3%), Poste Italiane (+0,1%), Unipol (+0,8%) e UnipolSai (+0,5%). I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-0,6%), Banca Mediolanum (-0,8%), Banco Bpm (-1%), Bper (-1,2%), Buzzi (-0,8%), Cnh Industrial (-1,2%), Exor (-0,9%), Fca (-1,2%), Ferragamo (-2,5%), Ferrari (-0,7%), Leonardo (-1,2%), Luxottica (-0,9%), Moncler (-3%), Stm (-1,4%), Tenaris (-0,7%) e Unicredit (-0,6%). Fuori dal listino principale Sintesi sale del 13,9%, Safe Bag dell’11,4%, mentre Carraro cede il 15,6%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,095, mentre lo spread tra Btp e Bund sale sopra i 180 punti base.



Giornata abbastanza scarna dal punto di vista macroeconomico quella odierna. Alle 8:00 saranno comunicati gli ordinativi delle fabbriche tedesche per il mese di marzo: le attese sono per un incremento dell’1%, in forte contrazione rispetto al 3% precedente. Nel tardo pomeriggio sono attese aste per buoni del tesoro americano a tre e sei mesi. Gli investitori sono comunque focalizzati sulle conseguenze del voto in Francia. Venerdì è stata una giornata molto positiva per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha guidato i rialzi in Europa con un’ottima performance con un rialzo dell’1,48% a quota 21.483 punti. Uno dei migliori titoli del Ftse Mib è stato Intesa Sanpaolo che ha comunicato al mercato i risultati del primo trimestre del 2017. L’azione ha festeggiato arrivando a guadagnare quasi il 4% per poi ripiegare su alcune prese di beneficio e ha chiuso con un +2,97% a 2,842 euro per azione. Bene anche gli altri bancari con Ubi Banca che ha guadagnato il 2,7% e Banco Bpm che ha archiviato la sessione con un progresso dell’1,7%, mentre Unicredit è salita dell’1,57%.

Eni ha guadagnato il 2,59%, nonostante il petrolio sia calato fortemente nelle scorse sedute. Bene anche Telecom Italia che ha chiuso con un rialzo del 2,37%, proseguendo il buon momento dopo la pubblicazione degli ottimi conti trimestrali. Lo spread fra Btp e Bund si è ulteriormente contratto e ha chiuso a quota 174 punti base, uno dei livelli più bassi degli ultimi mesi. Il rendimento del Btp italiano decennale si è attestato al 2,16%.