Il Consiglio dei Ministri ha ha dato il primo sì al decreto legislativo che introduce in Italia il reddito di inclusione. Che cos’è? Si tratta di una misura nazionale di contrasto alla povertà. Diventato operativo, il Rei deve però acquisire i pareri delle commissioni parlamentari competenti. Questa misura in una prima fase si rivolgerà a 660mila famiglie, di cui 560mila con figli minori. Priorità verrà data a nuclei con almeno un figlio minorenne o con disabilità anche se maggiorenne, a quelli con una donna in stato di gravidanza o un over 50 in disoccupazione. Nell’espressione reddito di inclusione c’è il significato dell’iniziativa: il governo punta, infatti, sull’inclusone sociale. «Siamo consapevoli che è un primo passo, una prima risposta a un’esigenza molto rilevante e che gli anni della crisi hanno reso ancora più stringente», ha dichiarato il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa. Serviranno altri passi con il mondo associativo, sindacale e culturale.
Il reddito di inclusione, chiamato anche Rei, ha ricevuto il via libera dal Consiglio dei Ministri, quindi scatterà dal prossimo 1 gennaio. Verrà riconosciuto alle famiglie con un reddito non superiore ai seimila euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a ventimila euro. In questo modo si permette l’accesso anche a chi è proprietario della casa in cui abita, ma è povero. Questa misura non è compatibile con la NASpl o altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria. Anche coloro che hanno acquistato auto, moto e barche nei due anni precedenti la richiesta non potranno accedere al reddito di inclusione. Il beneficio economico verrà erogato in dodici mensilità da circa 190 euro mensili per persona sola. Potrà arrivare a 485 euro per un nucleo con 5 o più conviventi. Il Rei potrà essere concesso per un periodo non superiore ai 18 mesi. Per poterlo richiedere di nuovo dovranno passare almeno 6 mesi dall’ultima erogazione. Per richiederlo bisogna effettuare la dichiarazione ai fini ISEE precompilata.