Piazza Affari chiude in calo dello 0,54% e sul listino principale troviamo in rialzo solo A2A (+0,4%), Campari (+2,06%), Cnh Industrial (+3,03%), Enel (+0,21%), Exor (+0,83%), Ferragamo (+1,69%), Mediaset (+0,87%), Poste Italiane (+0,54%), Snam (+0,05%), Tenaris (+0,44%) e Ubi Banca (+1,65%). I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-1,72%), Banca Generali (-3,12%), Bper (-1,33%), Buzzi (-1,83%), Fca (-1,29%), Fineco (-2,09%), Italgas (-2,97%), Leonardo (-2,48%), Prysmian (-1,27%), Saipem (-3,62%), Stm (-2,52%), Telecom Italia (-1,02%), Terna (-1,17%), Unipol (-2,17%), UnipolSai (-1,93%) e Yoox (-1,65%). Fuori dal listino principale Mc-Link chiude con un +26,32%, mentre Gala cede il 9,61%. Il cambio euro/dollaro resta a quota 1,115, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 169 punti base.
Piazza Affari perde lo 0,6% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente A2A (+0,1%), Campari (+1,8%), Cnh Industrial (+3,8%), Exor (+0,6%), Ferragamo (+1,6%), Mediobanca (+0,1%) e Tenaris (+1,1%) . I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-1,5%), Banco Bpm (-1,9%), Banca Generali (-2%), Bper (-1,6%), Brembo (-1,1%), Buzzi (-2,4%), Ferrari (-2,2%), Fineco (-1,6%), Italgas (-2,4%), Leonardo (-2%), Luxottica (-1,3%), Saipem (-3,2%), Stm (-2,5%), Telecom Italia (-1,3%), Unipol (-2,1%), UnipolSai (-1,6%) e Yoox (-3,1%). Fuori dal listino principale Innovatec sale del 18,8%, mentre Giglio Group cede il 9%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,115, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova sopra i 171 punti base.
Piazza Affari perde lo 0,7% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Campari (+0,1%), Cnh Industrial (+0,8%) e Ferragamo (+1%) . I ribassi più ampi sono quelli di Banca Generali (-1,7%), Bper (-1%), Buzzi (-1,8%), Eni (-1%), Ferrari (-1,3%), Fineco (-1,2%), Leonardo (-2,3%), Luxottica (-1,1%), Prysmian (-1,1%), Saipem (-2,4%) e Stm (-1,4%). Fuori dal listino principale Innovatec sale del 13%, mentre Digital 360 cede il 7,8%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,12, mentre lo spread tra Btp e Bund si avvicina ai 173 punti base.
Giornata con alcuni dati macroeconomici rilevanti quella di oggi. Alle 8:30 l’indice dei prezzi al consumo francesi per il mese di maggio: gli analisti stimano un incremento dello 0,1%, invariato rispetto al dato precedente. Alle 9:30 toccherà a una banca centrale, quella Svizzera: la Bns non dovrebbe riservare sorprese Alle 10:00 l’indice dei prezzi al consumo italiani per il mese di marzo. Alle 10:30 le vendite al dettaglio inglesi per il mese di maggio. Alle 10:50 è prevista un’asta con titoli di Stato spagnoli con scadenza a dieci anni. Alle 11:00, invece, toccherà a quelli francesi con scadenza però più ravvicinata, 5 anni. Alle 13:00 toccherà alla banca centrale inglese: la BoE annuncerà i tassi di interesse che secondo gli analisti rimarranno fermi allo 0,25%. Sempre alla stessa ora verranno anche diffusi i verbali della riunione: questo sarà importante per gli analisti che guarderanno se la decisione è stata presa all’unanimità o se all’orizzonte è previsto un cambio di strategia. Dagli Stati Uniti, invece, alle 14:00 Indice di produzione della Fed di Filadelfia per il mese di giugno. Per concludere, alle 15:15 la produzione industriale per il mese di maggio: le attese sono per un incremento dello 0,2%, in peggioramento rispetto al mese precedente.
Ieri è stata una giornata negativa per Piazza Affari che ha chiuso con un ribasso dello 0,61% a quota 20.960 punti. La seduta era iniziata in modo piuttosto tranquillo anche in scia al Dax che era arrivato a guadagnare oltre l’1,15% mentre il Ftse Mib si era portato intorno a rialzi di mezzo punto percentuale. Nel pomeriggio, tuttavia, l’improvviso arretramento e poi le vendite in asta di chiusura hanno reso pesante il bilancio della giornata. Male ancora una volta i bancari: Unicredit è stata tra le peggiori perdendo il 2,16%. Male anche Ubi Banca che ha perso il 2,44%. Ha limitato le perdite, invece, Intesa Sanpaolo che ha archiviato la seduta con un -0,31%. Fca ha messo a segno un ribasso del 3,05%, scendendo di nuovo sotto area 10 euro per azione. Lo spread è rimasto a 170 punti base e il rendimento del Btp decennale è stato pari all’1,93%, in leggera diminuzione.