Prenderà il controllo di Whole Foods Market, il marchio più noto del cibo biologico e salutista degli Stati Uniti. Si tratta per il gigante dell’e-commerce della più grande acquisizione, in termini finanziari, mai fatta, nonché del più alto prezzo mai pagato per una catena di supermercati. Un’operazione da 13,7 miliardi di dollari, cioè 12,3 miliardi di euro al cambio attuale (compreso il debito netto). Whole Foods Market comunque non va inteso come un supermercato tradizionale, perché si pone all’inizio della filiera e ha quindi un rapporto diretto con i produttori. Jeff Bazos ha, dunque, messo a segno un altro grande colpo: dominatore delle vendite online a livello mondiale, ora vuole diventare il leader assoluto nella grande distribuzione?



Nonostante i 15 miliardi di ricavi all’anno, da alcuni trimestri i conti di Whole Foods Market sono stati in perdita. L’andamento commerciale ha condizionato le quotazioni in Borsa, dove le azioni hanno perso metà del valore raggiunto nel 2013. Dopo l’annuncio, invece, il titolo è tornato a guadagnare il 30%. Si tratta di un progetto importante per Jeff Bezos, di un salto in avanti senza precedenti per Amazon. Solo in parte è riuscito a spiegare il senso della sua operazione nella nota. «Milioni di persone amano Whole foods market perché offre gli alimenti biologici e naturali migliori e rendono divertente il mangiare sano».



Amazon in questo modo aumenta la disponibilità dei prodotti freschi da inviare a casa, facendo forse pagare meno dei prezzi attuali sugli scaffali del “bio”; allo stesso tempo i punti vendita verranno usati come centro di consegna dei prodotti per risparmiare sulle spedizioni. Per l’agenzia finanziaria Usa Bloomberg si tratta di una «scossa di terremoto nel mondo della distribuzione, che con questa operazione vede abbattere i confini tra il commercio fatto di pixel e pagamenti elettronici e quello fatto di strutture fisiche e prodotti a portata di mano».

Amazon, dunque, differenza il business e migliora la sua immagine. Quest’operazione potrebbe sviluppare sinergie commerciali e aprire nuovi scenari. Qualche giorno fa, infatti, Amazon ha annunciato la possibilità di sostituirsi alle banche, finanziando direttamente le Pmi negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Giappone. Finora si era limitata a finanziare solo alcune aziende, le più promettenti e innovative secondo i suoi algoritmi.