Piazza Affari chiude in calo dello 0,67% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente A2A (+0,92%), Exor (+0,79%), Fca (+2,5%), Ferrari (+0,69%), Intesa Sanpaolo (+0,69%), Italgas (+0,78%), Recordati (+0,78%) e Tenaris (+0,52%). I ribassi più ampi sono quelli di Banco Azimut (-1,93%), Banca Mediolanum (-1,15%), Banco Bpm (-2,22%), Brembo (-1,04%), Buzzi (-1,36%), Campari (-1,34%), Cnh Industrial (-1,06%), Enel (-1,08%), Fineco (-1,64%), Generali (-1,02%), Leonardo (-1,03%), Poste Italiane (-1,48%), Snam (-1,54%), Stm (-2,11%), Telecom Italia (-1,08%), Ubi Banca (-1,12%), Unicredit (-1,98%) e UnipolSai (-1,76%). Fuori dal listino principale Innovatec chiude con un +27,74%, mentre Fullsix cede il 7%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,115, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova sopra i 165 punti base.
Piazza Affari cede lo 0,8% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Exor (+0,2%), Fca (+1,9%), Ferrari (+0,1%), Intesa Sanpaolo (+0,1%), Italgas (+0,6%), Recordati (+0,5%) e Tenaris (+0,1%). I ribassi più ampi sono quelli di Banco Azimut (-1,2%), Banco Bpm (-2,4%), Buzzi (-1,1%), Campari (-1,2%), Eni (-1%), Fineco (-2,1%), Mediobanca (-1,5%), Saipem (-1,1%), Stm (-3,6%), Unicredit (-1,7%), Unipol (-1,1%) e UnipolSai (-1,7%). Fuori dal listino principale Innovatec sale del 23,5%, mentre Carige cede il 5,5%. Il cambio euro/dollaro torna verso quota 1,115, mentre lo spread tra Btp e Bund risale a 165 punti base.
Piazza Affari cede lo 0,9% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente A2A (+0,2%), Fca (+0,4%) e Italgas (+1,7%). I ribassi più ampi sono quelli di Banco Azimut (-1%), Banco Bpm (-1,6%), Campari (-1,3%), Enel (-1,2%), Eni (-1%), Fineco (-2,2%), Mediobanca (-1,4%), Saipem (-1,1%), Stm (-3,3%), Telecom Italia (-1,1%), Ubi Banca (-1%), Unicredit (-1,5%) e UnipolSai (-1,5%). Fuori dal listino principale Innovatec sale del 15,8%, mentre Digital360 cede il 5%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,115, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 162 punti base.
Pochi i dati macroeconomici previsti per oggi. Alle 10:00 sarà diffuso il bollettino economico della Bce. Alle 14:30 dagli Stati Uniti le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione: ci si attende un dato intorno alle 240 mila unità, un numero leggermente peggiore rispetto alle stime precedenti. Alle 15:00 l’indice dei prezzi delle abitazioni esistenti che dovrebbe essere sullo 0,4%, una diminuzione rispetto allo 0,6% precedente. Molta attenzione sarà riservata all’evolversi delle vicenda delle banche venete, che sembra possa concludersi positivamente. Già ieri la seduta di Piazza Affari era iniziata in modo piuttosto negativo, con l’indice che era arrivato a flettere quasi di un punto percentuale sui minimi di giornata a 20.587 punti. Nel pomeriggio, però, Milano ha innestato il turbo e ha archiviato la sessione con un rialzo dell’1,26% a quota 21.071.
A spingere in alto le contrattazioni sul finale, sono state le buone notizie in merito al destino di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Intesa Sanpaolo ha infatti avanzato una proposta condizionata all’acquisto delle due venete, per la sola rete commerciale, senza quindi crediti deteriorati. Inoltre, si è stabilito che l’operazione avrà un impatto neutro sui conti non andando a inficiare sul Common Equity Tier 1 ratio e sulla politica del dividendo del gruppo. Intesa ha chiuso con un rialzo del 2,45% ,mentre hanno fatto meglio Ubi Banca con un +5%, Bper con un +4,5% ed Unicredit con un +3,6%. Solo Mediobanca ha fatto segnare un modesto rialzo dello 0,95%. Molto bene anche Leonardo che ha messo a segno un rialzo del 2,71%. Lo spread fra Btp e Bund è sceso sotto i 165 punti. In calo anche il rendimento del Btp decennale che ora si attesta all’1,9%.