I libretti di risparmio al portatore non potranno più essere emessi a partire dal 4 luglio, ma questa novità preoccupa più chi è in possesso di tali strumenti che non chi vorrebbe averli. In quest’ultimo caso, infatti, basterà indicare il nome di intestatario del libretto, che diventerà quindi nominativo. Chiaramente sarà poi solo il titolare a poter effettuare operazioni. Nel caso in cui si abbia invece un libretto al portatore “libero” si dovrà procedere a renderlo “nominativo” andando in banca o in posa entro il 31 dicembre 2018. Da quella data in poi, infatti, il libretto sarà ufficialmente “fuori legge”. Giova ricordare che al momento dovrebbero essere consentiti sono libretti al portatore con una cifra massima di 999,99 euro, in virtù del famoso limite che si doveva raggiungere al 31 dicembre 2012. Negli anni passati coloro che si erano presentati per disporre operazioni con libretti di importo superiore si sono visti affibbiare sanzioni di 3.000 euro. Il Sole 24 Ore avvia poi di una cosa importante.
Dal 4 luglio nemmeno un soggetto diverso da colui che ha acceso il libretto potrà presentarsi agli sportelli e compiere operazioni. Banche e poste non potranno però “rifiutarsi di far prelevare la somma decisa, o versare, a soggetto diverso dal titolare, ma avranno l’obbligo di comunicare gli estremi del soggetto e dell’operazione al ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale avvierà procedura sanzionatoria verso l’esibitore e il titolare del libretto”.