MONTE DEI PASCHI DI SIENA. MPS, PANETTA: NESSUN DUBBIO SU RICAPITALIZZAZIONE PRECAUZIONALE

Arrivano parole incoraggianti su Mps da parte di Fabio Panetta. Secondo quanto riporta Reuters, infatti, il vice direttore generale della Banca d’Italia considera chiuso l’iter per la ricapitalizzazione precauzionale. “Siamo arrivati alla fine, manca solo il consenso formale della dg competition, dubbi non ce ne sono”, ha poi aggiunto il responsabile per la vigilanza di palazzo Koch, Carmelo Barbagallo. Che ha anche specificato che il salvataggio delle banche venete ha “liberato” il Fondo Atlante che potrà quindi utilizzare le risorse a sua disposizione per l’operazione di cartolarizzazione degli Npl di Montepaschi. A questo punto bisognerà probabilmente attendere sia la formalizzazione di questo accordo che il via libera definitivo di Bruxelles per far sì che lo Stato possa salire nel capitale di Rocca Salimbeni.



Federico Di Marcello e Stefano Carli sono rispettivamente i nuovi Segretario responsabile del Coordinamento della Banca Mps e Segretario responsabile del Gruppo Mps. La loro nomina è stata fatta dai direttivi di Coordinamento della banca e del gruppo Montepaschi della Fisac-Cgil. Come riporta ilcittadinoonline.it, durante i lavori i partecipanti, provenienti da tutta Italia, hanno sviluppato un’analisi della situazione del settore del credito e alla realtà specifica di Mps. I sindacati dovranno affrontare il nuovo piano industriale, che aspetta ancora di essere approvato definitivamente dalle autorità europee. Nelle scorse settimane si sono rincorse diverse indiscrezioni sull’entità dei tagli all’organico e alle filiali della banca e la Fisac ha ribadito più volte che non accetterà un numero di licenziamenti superiore a quello già concordato alla fine dello scorso anno.



Il Governo ha varato il decreto per il salvataggio di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca e Pier Paolo Baretta ci tiene a evidenziare un collegamento con il provvedimento preso alla fine dello scorso anno per Mps, dopo il fallito aumento di capitale privato. Intervistato da Il Corriere della Sera, il sottosegretario all’Economia ha infatti detto che “con la sistemazione del Monte Paschi e delle Popolari Venete siamo a una svolta strutturale di consolidamento del sistema bancario italiano, e provvidenziale è stato il decreto di Natale che ha stanziato i 20 miliardi. I 5 che metteremo per il salvataggio delle Venete vengono da lì”. Dopo la messa in sicurezza di Veneto Banca e Pop Vicenza, che saranno rilevate da Intesa Sanpaolo, questa settimana potrebbe chiudersi positivamente la trattativa tra Mps e il Fondo Atlante per la cartolarizzazione degli Npl, di modo che a luglio possa arrivare il via libera definitivo europeo per la ricapitalizzazione precauzionale.



C’è un filo rosso che lega Monte dei Paschi e le banche venete. E questo filo rosso passa per il Fondo Atlante. Infatti, esso è impegnato, con un’offerta non vincolante, sulla cartolarizzazione delle sofferenze di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, “uno dei tasselli del vecchio piano che passava per la fusione e l’ingresso dello Stato; il piano ora pare tramontato, ma finché non viene formalizzato il passaggio allo schema a base di liquidazione e cessione a Intesa Sanpaolo l’impegno rimane, comprensivo dei circa 500 milioni che il fondo di Quaestio si era impegnato a investire nella cartolarizzazione”, si legge sul quotidiano di Confindustria, che evidenza come tale cifra serva ora su un altro fronte in cui è impegnato Atlante, ovvero la cartolarizzazione dei crediti in sofferenza di Monte dei Paschi. Dopo l’uscita di scena di Elliott e Fortress, il fondo dovrà farsi carico della tranche junior/mezzanina che vale 1,6 miliardi di euro, “che è quasi tutto quello che rimane in cassa”.

Dunque ci sono questi 500 milioni di euro che dovrebbero passare dall’impegno per le due banche venete a quello per Monte dei Paschi. Il Sole 24 Ore scrive che del tema si è parlato in una riunione tra gli investitori di Atlante ed è emerso che non si può deliberare l’impegno su Mps senza che prima non decada formalmente quello sulle due venete. Entro il 28 giugno, data in cui scade l’esclusiva per la cartolarizzazione degli Npl di Monte dei Paschi, andrà quindi sbloccata la situazione. Come si vede, se prima non si risolve la questione delle due venete non sarà possibile procedere con la soluzione trovata per gli Npl di Monte dei Paschi.