MONTE DEI PASCHI DI SIENA. MPS E LE PAROLE DI PATUELLI E VISCO
Oggi si è tenuta l’assemblea dell’Associazione bancaria italiana e il Presidente Antonio Patuelli, facendo riferimento agli interventi su Mps e le banche venete, ha detto che Governo e Unione europea “hanno eliminato i rischi sistemici dal mondo bancario italiano”. Ignazio Visco, anch’egli presente all’evento, ha spiegato invece che il “supporto pubblico ha buone probabilità di recupero”, ricordando che il giudizio dei mercati sulle banche italiane sia migliorato negli ultimi mesi, come si può notare nell’andamento delle azioni delle quotate. Il Governatore della Banca d’Italia ha altresì sottolineato che gli interventi dell’esecutivo sono stati rispettosi della normativa europea. All’assemblea ha partecipato anche Pier Carlo Padoan, che ha ricordato come oltre agli interventi su Mps e banche venete, la ripresa dell’economia, favorita dalle riforme, rappresenta un punto di svolta importante per il Paese.
MPS E I COMPLIMENTI DI SCHAEUBLE ALL’ITALIA
Wolfgang Schaeuble promuove l’Italia per come si è mossa nella gestione delle crisi bancarie. Il ministro delle Finanze tedesco, prima di prendere parte a una riunione con i suoi omologhi europei a Bruxelles, ha infatti detto che “l’Italia ha fatto molto bene in una situazione difficile e credo sia una buona base per noi nel continuare nel nostro lavoro, inclusa l’Italia”. Secondo quanto riporta Reuters, ha anche aggiunto che il nostro Paese ha “anche una situazione politica complicata, ma passo dopo passo le cose stanno iniziando a migliorare”, anche in riferimento a Mps. Si tratta certamente di un commento positivo importante da registrare, soprattutto per il fatto che arriva da uno dei cosiddetti “falchi”, sostenitore delle politiche europee più rigide e austere.
MPS E LE PAROLE DI PIER PAOLO BARETTA
Il Governo ha posto la fiducia sul dl banche necessario a completare l’operazione di salvataggio di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Pier Paolo Baretta ha voluto quindi chiarire che il provvedimento serve a dare stabilità all’economia di un territorio importante come il Veneto, garantendo risparmiatori e lavoratori delle due banche. “Questa scelta, assieme alla soluzione Mps, ha consentito di evitare il fallimento e il bail in, che avrebbero scaricato anche sui risparmiatori tutto il peso di una crisi di cui non hanno diretta responsabilità”, ha spiegato il sottosegretario all’Economia, che ha motivato la richiesta della fiducia per “evitare l’evidente tentativo di non far approvare questo intervento di salvataggio delle Banche venete, come dimostra l’eloquente comportamento in Aula dei deputati del Movimento 5 stelle”.
MPS E I RILIEVI DEL CEPS
La vicenda di Monte dei Paschi continua a far discutere e diventa ora l’occasione per dimostrare che qualcosa non va nelle regole europee sulle crisi bancarie. Uno studio realizzato dal Centre for European Policy Studies, preparato su richiesta della commissione Affari economici e monetaria del Parlamento europeo, ritiene infatti che “con l’introduzione della direttiva sulla risoluzione delle crisi bancarie, i contributi pubblici alle banche insolventi sarebbero dovuti diventare una cosa del passato. Mps sembra offrire la prova del contrario”. In un articolo di Lettera43 dedicato al report si legge che al suo interno è contenuta anche un’analisi sulla situazione di Monte dei Paschi negli scorsi anni, visti anche gli obiettivi di crescita non realizzati e gli aumenti di capitale che si erano resi necessari. E il giudizio finale è piuttosto impietoso: Monte dei Paschi è l’esempio di una “banca zombie che viveva sul precipizio”.
Dunque qualcosa non va nelle regole sulla ricapitalizzazione precauzionale, secondo Willem Pieter De Groen, autore dello studio. In primo luogo c’è troppa flessibilità nel valutare le condizioni delle banche. Tuttavia, al contempo le regole sono troppo rigide per consentire agli Stati o a investitori privati di ottenere un ritorno dall’operazione. L’economista mette anche in rilievo che “se le banche sanno di essere salvate, potrebbero essere indotte a prendere rischi maggiori”, il che potrebbe essere controproducente. Secondo De Groen, quindi, sarebbe meglio che i fondi per le ricapitalizzazioni vengano dal Fondo salva-Stati Esm.