IL MEF HA SCELTO I CONSULENTI PER RILANCIO MPS
Queste sono settimane molto importanti per il futuro dell’Istituto di credito toscano del Monte dei Paschi di Siena. Il piano industriale in comune accordo con lo Stato Italiano che come noto è diventato il principale azionista è stato di fatto definito nonostante la minoranza politica del Consiglio Comunale di Siena e le varie parti sociali chiamate in ballo siano fermamente contrarie a questo spostamento del potere decisionale dalla città toscana a Milano dove si sono tenuti gli ultimi consigli di amministrazione. Intanto, arrivano importanti notizie dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha scelto i consulenti che daranno un fondamentale contributo durante la fase di rafforzamento patrimoniale della banca. Nello specifico l’incarico di consulente finanziario è stato affidato alla Deloitte Financial Advisory, mentre la consulenza legale è stata messa nelle mani dello studio Orrick. L’obiettivo dei consulenti e della fase di rafforzamento sarà quello di dare nuova linfa all’immagine di una banca che negli ultimi mesi è stata spesso al centro dell’attenzione in maniera negativa.
I FONDI VOGLIONO CAMBIAMENTI NEL CDA
Entro gli inizi di agosto, come ha detto Ignazio Visco, dovrà essere ultimata la ricapitalizzazione precauzionale di Monte dei Paschi. In questo modo lo Stato arriverà a circa il 70% del capitale di Rocca Salimbeni. Marco Morelli e Alessandro Falciai, nelle loro recenti dichiarazioni, hanno fatto capire che sarà il nuovo assetto proprietario a confermare o meno i loro incarichi al vertice di Monte dei Paschi. E sembra che qualche cambiamento potrà arrivare, anche se non subito. Si sa infatti che lo Stato dovrebbe restare nel capitale della banca il tempo necessario al suo rilancio e finora si è parlato di una presenza fino al 2021. Dopodiché il Tesoro dovrà mettere sul mercato la sua quota e allora ci vorranno degli investitori privati per rilevare la sua quota. A questo proposito, secondo quanto scrive Il Giornale, ci sono alcuni fondi istituzionali che “chiedono garanzie sui prossimi consiglieri di amministrazione e un ricambio definitivo di tutti quei manager legati alle passate gestioni”.
Camilla Conti scrive che i fondi vorrebbero un repulisti generale del cda, “puntando il dito su alcuni dei membri attuali come Stefania Truzzoli, entrata nel board nell’aprile 2015. Ex dirigente di BT Italy, nell’autunno dell’anno scorso è stata sospesa dalla capogruppo British Telecom dopo un’indagine interna per presunte irregolarità nei bilanci ora al centro di un’inchiesta aperta a gennaio dalla Procura di Milano”. Il Tesoro dovrà certamente cercare di assecondare in qualche modo gli investitori privati se vorrà poi “passare la mano” tra quattro anni. Tuttavia Falciai aveva detto di sperare che non sarebbero stati fatti cambiamenti alla “squadra” che ha guidato Mps in questo periodo difficile. Vedremo quindi cosa accadrà questo autunno.
VALENTINI: COMMISSIONE D’INCHIESTA NON RESTI LETTERA MORTA
Bruno Valentini chiede che Monte dei Paschi torni a essere forte e che recuperi clienti e risparmi perduti. Questo perché “solo una banca che fa utili dà la garanzia che la direzione resti a Siena”. Il Sindaco della città toscana ha infatti ricordato che se oggi la direzione di Montepaschi resta a Siena, “visto che la compagine generale cambierà quando in prospettiva uscirà lo Stato, questo non è un dato acquisito per sempre”. Valentini ha in ogni caso spiegato che la Fondazione Mps, che è ancora azionista, seppur con una quota minima, “non potrà essere determinante nelle scelte strategiche, ma lo sarà in termini d’influenza perché comunque rappresenta le istanze del territorio”.
Poi, secondo quanto riporta ilcittadinoonline.it, ha evidenziato la necessità che la commissione parlamentare d’inchiesta su Monte dei Paschi e le banche “non rimanga lettera morta”, in modo che “sia punito con pene adeguate ed esemplari chi ha fatto scelte sbagliate con perdite per miliardi di euro per la banca, per gli azionisti, per i dipendenti e per il territorio. I danni sono evidenti per l’economia senese, toscana e nazionale”. La legge che istituisce la commissione parlamentare ieri è stata firma da Sergio Mattarella. Nei giorni scorsi non erano mancate pressioni per accelerare i tempi, ma dal Colle era stato fatto notare che il Capo dello Stato era tornato dal viaggio di Stato in Canada il 3 luglio e che il provvedimento richiedeva senza dubbio una scrupolosa e attenta verifica.