MONTE DEI PASCHI DI SIENA. MPS E LA BAD BANK DI UNIPOL PER I SUOI NPL
Monte dei Paschi attende per la prossima settimana un via libera definitivo dalla Commissione europea al piano di risanamento messo a punto e approvato dal cda di Rocca Salimbeni. Essendo andato in porto l’accordo con il Fondo Atlante per la cartolarizzazione dei crediti deteriorati, il tema degli Npl non è più problematico. Unipol ha deciso di affrontare la questione in modo diverso e venerdì è stato varato un piano di riorganizzazione del gruppo che prevede anche la costituzione di una bad bank in cui far confluire le sofferenze valutate al 20% del loro valore nominale (complessivamente pari a 3 miliardi di euro). Sui conti civilistici di Unipol, come spiega Repubblica, l’operazione non avrà impatti in quanto sarà compensata dalle plusvalenze derivanti dalla cessione di Linear e Unisalute alla controllata UnipolSai. Di fatto, quindi, i “costi” andranno a influire su quest’ultima società.
Carlo Cimbri, amministratore delegato del gruppo, ha spiegato che la creazione di una bad bank ha l’obiettivo di riuscire a gestire in proprio il recupero dei crediti in sofferenza, provando a massimizzare quindi i guadagni. Qualcuno ipotizza che in forza di questa operazione Unipol Banca possa diventare una good bank da cedere. Nel frattempo è stato disdetto l’accordo di bancassurance con Banco Bpm e questo porterà denaro nelle casse di UnipolSai, anche se non è ancora chiaro di quale entità. Per il momento la Borsa ha premiato il titolo di Unipol (salito del 2,67%), mentre UnipolSai ha perso il 3,63%. Tra gli analisti c’è infatti chi ritiene che il prezzo pagato da UnipolSai per Linear e Unisalute sia elevato.