IL FUTURO DI ATLANTE

In un articolo di Milano Finanza ci si interroga sul futuro del Fondo Atlante. In effetti con Atlante 1 sono stati garantiti gli aumenti di capitale di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca che altrimenti sarebbero andati deserti. Tuttavia oggi le due banche venete sono in procinto di passare a Intesa Sanpaolo per la cifra simbolica di un euro, quindi di quell’investimento non è rimasto nulla. Diverso però il destino di Atlante 2, che ha avuto un ruolo cruciale nello sbloccare la trattativa tra Italia e Ue su Mps firmando il contratto per la cartolarizzazione di 26 di crediti deteriorati della banca toscana, la più grande operazione di questo tipo sul mercato italiano. Se dunque da un lato sarebbe logico liquidare il Fondo per via di quanto accaduto con Atlante 1, dall’altro Atlante 2 nel lungo periodo potrebbe vedere dei rendimenti interessanti, nel caso riuscisse a recuperare le sofferenze che avrà acquisito da Monte dei Paschi.



Per questo, spiega il quotidiano finanziario, si sta valutando una scissione parziale del fondo. “In questo modo ci sarebbe la possibilità di valorizzare la componente di patrimonio investita in Atlante 2 e di permettere così ai quotisti di beneficiare dei rendimenti futuri sulla componente npl”, si legge su MF, che cita poi una fonte secondo cui “il tema non è stato ancora discusso in comitato, ma è possibile che le riflessioni inizino nella prossima riunione”. Se dunque Atlante è stata importante per il salvataggio di Monte dei Paschi, ora gli Npl della banca toscana potrebbero essere fondamentali per il rilancio del fondo di Quaestio. 

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