I DECRETI SULLA RICAPITALIZZAZIONE

Sono stati finalmente pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti relativi alla ricapitalizzazione precauzionale di Mps. C’era molta attesa per questi atti, il primo dei quali di fatto si occupa del cosiddetto burden sharing, con la conversione in azioni delle obbligazioni subordinate della banca, a un prezzo di 8,65 euro. Nel testo è prevista l’emissione di oltre 517 milioni di azioni per un importo complessivo superiore a 4,47 miliardi di euro. A questa cifra occorre aggiungere quella relativa alle azioni (più di 590 milioni) sottoscritte dal Tesoro, a un prezzo unitario di 6,49 euro (secondo quanto stabilito dal secondo decreto), per un apporto complessivo di 3,85 miliardi. Come si vede, complessivamente la ricapitalizzazione precauzionale supera gli 8 miliardi di euro e il Tesoro avrà, secondo i rumors, una quota pari al 53,45% del capitale di Monte dei Paschi. Tuttavia potrebbe arrivare fino al 70% qualora i possessori di bond subordinati (acquistati entro il 31 dicembre 2015 dalla banca o da Mps Capital Services) aderiscano all’offerta di transazione che prevede l’acquisto da parte del Tesoro delle loro azioni in cambio di obbligazioni senior di Monte dei Paschi.



Ora che i decreti sono stati pubblicati, sarà possibile tenere il Consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi, che si sarebbe dovuto tenere venerdì, per approvare i conti del secondo trimestre dell’anno. Era infatti necessario poter contare sui decreti della ricapitalizzazione, visto che per far fronte alle svalutazioni dovute alla vendita degli Npl, Mps dovrà fare ricorso al proprio capitale per poi “rimpinguarlo” grazie all’intervento pubblico.

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