MONTE DEI PASCHI DI SIENA. MPS, LE PREOCCUPAZIONI DI POLITICA E SINDACATI
Il mondo politico e sindacale, pur esprimendo soddisfazione per il via libera alla ricapitalizzazione precauzionale di Monte dei Paschi , non nasconde le difficoltà che la banca toscana avrà davanti a sé. Per Susanna Cenni, l’aiuto dello Stato è da considerarsi positivo nella misura in cui sarà lo strumento per il recupero della piena attività della banca, della sua capacità di stare sul mercato e alimentare l’economia dei territori. “Le priorità, sul breve e lungo periodo, rimangono la tutela dei lavoratori e dei risparmiatori che hanno pagato prezzi molto pesanti”, ha aggiunto la deputata del Partito democratico, che ha anche ricordato quanto “sarà importante il lavoro della commissione d’inchiesta che mi auguro, nonostante il poco tempo a disposizione dovuto a una nomina a fine della legislatura, possa approfondire le responsabilità e chiarire tutti i passaggi delle passate gestioni”.
Daniele Quiriconi, responsabile bancari della Cgil Toscana, secondo quanto riporta toscanatv.com, ha apprezzato il fatto che gli esuberi previsti dal piano industriale della banca siano volontari e perciò consentano di “accompagnare in maniera dolce alla pensione questi lavoratori”. Tuttavia, non ha potuto nascondere che Montepaschi esce fortemente ridimensionata dalla crisi, visto che un tempo era la seconda banca del Paese. “Naturalmente pagano un prezzo anche i risparmiatori e credo che la sfida per il sistema Paese, non solo per il sistema bancario, sia come riconciliare anche la fiducia dei risparmiatori verso le banche e come le banche possono riacquisire il ruolo, al di là della difesa dei lavoratori, che ci compete in via diretta, per finanziare le famiglie, lo sviluppo economico e le nostre imprese in una regione come la Toscana, dove appunto sono piccole imprese che hanno bisogno del sistema bancario”, ha aggiunto.