I GIUDIZI DI EQUITA E BANCA IMI

Mps ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con una perdita superiore ai 3,2 miliardi di euro. Tuttavia i dati sembrano aver ricevuto un buon commento da parte di Equita Sim, secondo cui, “nonostante i minori ricavi, con il margine di interesse in calo del 2,5% trimestre su trimestre e le commissioni cresciute meno del previsto, e gli accantonamenti per perdite su crediti a 4,289 miliardi superiori alle stime, la perdita è stata migliore del previsto grazie alla registrazione del capital gain da 530 milioni di euro derivante dalla vendita del business del merchant acquiring delle carte di credito”. Milano Finanza riporta anche il giudizio degli analisti di Banca Imi, secondo cui il management di Montepaschi resterà concentrato “sulla riduzione dello stock di esposizioni non performanti, ripristinando la redditività ordinaria dell’istituto”.



I RISARCIMENTI RICHIESTI DAI VECCHI SOCI

Nella semestrale recentemente approvata dal Consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi non c’erano solamente dati relativi alle rettifiche sui crediti deteriorati e alle perdite registrate superiori ai 3,2 miliardi di euro. Toscana24, portale legato a Il Sole 24 Ore, ricorda infatti che dal documento emerge che ci sono circa 800 vecchi soci che hanno chiesto i danni ritenendo di essere stati indotti, attraverso bilanci e prospetti falsi, a comprare azioni e a sottoscrivere diversi aumenti di capitale nel periodo tra il 2008 e il 2015. Si tratta di un numero più che raddoppiato dall’inizio dell’anno e che Monte dei Paschi stessa ritiene possa aumentare ancora in maniera significativa. Il punto è che finora le richieste di danni hanno superato la cifra di 800 milioni di euro. Circa 137 milioni sono stati richiesti dalla Coop Centro Italia e dalla sua controllata Coofin. Si ricorderà che Coop Centro Italia recentemente aveva approvato il bilancio 2016, chiuso con una perdita di 55 milioni di euro determinata principalmente da una maxisvalutazione (di circa 46 milioni di euro) delle azioni di Mps in suo possesso.



“Allo scorso 31 dicembre il totale delle richieste di danni recapitati alla banca ammontava a 396 milioni di euro. A essere lievitati sono soprattutto i reclami (ai tempi fermi a 478 richieste per un controvalore di 118 milioni) mentre le cause in giudizio sono sostanzialmente invariate”, si legge su Toscana24. E, come detto, lo stesso Monte dei Paschi non esclude che il numero delle richieste possa aumentare, in virtù anche dei procedimenti penali in corso contro gli ex vertici.

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