PLAFOND DA 15 MILIONI PER ISCHIA

Mps ha deciso di stanziare un plafond di 15 milioni di euro da destinare a famiglie e imprese di Ischia dopo il terremoto dello scorso 21 agosto. Il pacchetto, chiamato “Insieme per costruire”, “è uno strumento finanziario straordinario messo in campo da Banca Mps per sostenere le opere di ricostruzione da parte delle famiglie e delle imprese, danneggiate dal terremoto che ha colpito l’Isola di Ischia. Il plafond è un segno tangibile della volontà di essere vicini al territorio anche e soprattutto nei momenti più difficili”, ha spiegato Giovanni Maione, responsabile dell’Area Territoriale Sud e Sicilia di Banca Mps. Con Insieme per costruire si potrà accedere a finanziamenti a breve termine per gli interventi di prima ricostruzione. Le filiali della banca presenti sull’isola sono a disposizione per ulteriori informazioni e dettagli.



LE CRITICHE DI DOMBRET

I salvataggi di Monte dei Paschi, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca finiscono nel mirino di Andreas Dombret, membro del consiglio direttivo della Bundesbank. Secondo quanto riporta Radiocor, infatti, parlando agli studenti all’Accademia della Bundesbank di Hachenburg, il membro del board della Vigilanza europea sul credito ha parlato dei casi delle tre banche italiane e di quello di Banco Popular, affermando che in tre situazioni su quattro, le banche hanno ricevuto soldi pubblici. Ciò in contrasto con quanto era previsto dalla legislazione europea sui salvataggi bancari. Non è certo difficile immaginare che il suo riferimento fosse agli istituti di credito italiani, visto che per quello spagnolo non sono stati usati soldi pubblici.



“La tutela effettiva dei contribuenti nazionali deve essere un parametro essenziale per il nostro sistema di risoluzione e valere, secondo la mia ferma convinzione, anche a livello del diritto sulle insolvenze nazionali”, ha detto Dombret, che ha anche ribadito che “la concessione del denaro dei contribuenti in misura elevata era consentita dalla legge naturalmente, ma l’obiettivo dichiarato delle norme europee sulla risoluzione era coinvolgere il meno possibile i contribuenti in caso di fallimenti delle banche”. Al di là del pensiero di Dombret, resta il fatto che le autorità europee, non certo compiendo una scelta avventata visto il tempo che hanno impiegato per prenderla, specie nel caso di Monte dei Paschi, hanno dato il loro “placet” a questi interventi.

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