DBRS ALZA IL RATING
La ricapitalizzazione precauzionale porta un’altra buona notizia per Mps. Dbrs ha infatti deciso di alzare la propria valutazione sul debito a lungo termine della banca toscana, portandola da B low a B high, mantenendo un outlook stabile. L’agenzia di rating canadese in una nota ha spiegato che la decisione è dettata proprio dalle novità arrivate con il burden sharing e la ricapitalizzazione precauzionale, tenendo anche conto che il deconsolidamento degli Npl migliore il profilo di rischio di Montepaschi. Dbrs non manca comunque di evidenziare che dopo la riduzione dell’attività commerciale patita nello scorso anno, il terreno da recuperare sarà parecchio, anche per eseguire il piano industriale approvato. Non subisce variazione il rating dato dall’agenzia canadese ai bond di Mps garantiti dallo Stato, che resta quindi a BBB.
IL CALO DEI PRESTITI INTERBANCARI IN EUROPA
Il Mckinsey Global Institute ha stilato un nuovo report sui mercati finanziari globali (“The new dynamics of financial globalization”) e Mf-Dow Jones ne ha riportato diversi stralci. Interessante notare il fatto che viene registrato un calo dei prestiti interbancari nell’Eurozona, forse un segno degli effetti delle crisi, anche recenti, di alcune banche come Monte dei Paschi, Banco Popular o le due venete. Fatto sta che in linea generale le banche della zona euro hanno quasi dimezzato (-45%) dal 2007 le attività di finanziamento e prestiti all’estero. E quasi la metà di questo calo è stato registrato tra flussi intra-europei, in particolare nei prestiti interbancari. “Le banche ora procedono più cautamente nel considerare il proprio business con l’estero. Stanno abbandonando o riducendo l’attività in Paesi e mercati per i quali non hanno dimensioni adeguate o competenze specifiche”, ha spiegato Eckart Windhagen, senior partner della global banking practice di McKinsey e membro del Mckinsey Global Institute Council.
Malgrado questa situazione, secondo il report la globalizzazione finanziaria sta crescendo, con un numero sempre maggiore di Paesi coinvolti. Nel Mgi Financial Connectedness Ranking, la classifica mondiale del McKinsey Global Institute che misura la connessione finanziaria, l’Italia si trova al tredicesimo posto, in discesa di quattro posizioni rispetto al 2005, ma al terzo posto, dietro a Usa e Francia, tra i percettori di capitale netto.