Tra quanti hanno accolto l’introduzione del reddito di inclusione di contrasto alla povertà con un atteggiamento di apertura con riserva c’è anche il Forum delle associazioni familiari, che per bocca del suo presidente Gigi De Palo commenta:”Ben vengano le misure che aiutano le famiglie più deboli”. Però, ad un patto:”Occorre finalmente  procedere con misure strutturali ed organiche, come il Fattore Famiglia, che prevede un assegno agli incapienti che può facilmente configurarsi come Reddito di inclusione, ma in un quadro normativo più equilibrato. Inoltre da tempo vengono indicati, da noi e molti altri, i limiti dell’Isee come strumento di misurazione dello stato di indigenza delle famiglie”. De Palo aggiunge:”Ci auguriamo che l’ormai prossima Conferenza nazionale della famiglia e la discussione parlamentare sulla legge di stabilità possano dare delle indicazioni sui correttivi da applicare all’ISEE e suggerire risposte più incisive alla situazione di famiglie che rischiano di precipitare nella povertà anche per la sola nascita di un figlio. L’obbiettivo di tutti”, conclude il numero uno di Forum Famiglie, “non può che essere quello di andare oltre l’assistenza e arrivare ad una fiscalità che tenga conto delle difficoltà delle famiglie. L’interesse non è delle sole famiglie ma dell’intero sistema Paese. Una lezione che all’estero è stata meglio e più sollecitamente compresa”. (agg. di Dario D’Angelo)



COME OTTENERLO E A QUANTO AMMONTA L’ASSEGNO

Il Reddito d’inclusione (Rei) ha ottenuto il via libera definitivo, quindi viene introdotto ufficialmente. «Un aiuto a famiglie più deboli, un impegno di Governo Parlamento e Alleanza contro povertà», il commento del premier Paolo Gentiloni. Ma come funziona e di che importo sarà l’assegno mensile? L’approvazione del Consiglio dei Ministri farà partire questa misura il prossimo primo gennaio. Da 190 a 485 euro: questo l’importo variabile per una durata massima di 18 mesi. Possono beneficiarne le famiglie con un Isee non superiore ai 6mila euro, un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa, non superiore ai 20mila euro e un patrimonio immobiliare massimo tra 6mila e 10mila euro, a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare. Nella prima fase di introduzione del Reddito d’inclusione avranno priorità le famiglie con minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati over 55. Questo strumento sostituisce il Sostegno all’inclusione attiva (Sia) e l’Assegno di disoccupazione (Asdi).



UNA CARTA PER EFFETTUARE ACQUISTI E PRELIEVI

Il primo via libera al Reddito d’inclusione era arrivato a giugno. Il ministro del Lavoro Giuliano Pelotti spiegò che questo strumento dovrebbe coinvolgere circa 660mila famiglie, di cui 560mila con figli minori. Il governo ha messo a disposizione 1,7 miliardi di euro per il Rei, ma le risorse verranno incrementate: sono destinate a crescere ad almeno 2 miliardi all’anno. Come si riceverà l’assegno mensile? Lo strumento di accesso sarà la carta Rei, dove verrà materialmente caricato l’importo. Con questa carta sarà possibile effettuare acquisti, ma può essere usata anche come bancomat per prelevare fino alla metà dell’importo ricevuto mensilmente. I beneficiari del Reddito d’inclusione, contestualmente alla ricezione dell’assegno, saranno tenuti a partecipare a un programma di reinserimento sociale e nel mondo lavorativo. Non mancano comunque i paletti a questo provvedimento: il Reddito d’inclusione ad esempio non potrà essere ottenuto da chi è proprietario di imbarcazioni, auto o moto immatricolati nei 24 mesi precedenti la richiesta del sostegno.

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