LA PETIZIONE CONTRO VISCO
Presto dovrebbero cominciare i lavori della commissione d’inchiesta parlamentare sulle banche, chiamata a far luce sui dissesti bancari, compreso quello di Mps. Resta da capire se anche Ignazio Visco verrà ascoltato, in quanto rappresentante dell’autorità di vigilanza. Intanto Adusbef sostiene una petizione online per chiedere che l’attuale Governatore di Banca d’Italia non venga rinnovato. Elio Lannutti, in un intervento su ilcittadinoonline.it, spiega che ciò dovrebbe avvenire “per l’incapacità di prevenire crac e dissesti bancari, che hanno bruciato 110 miliardi di euro nelle ultime 7 bancarotte di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti, CariFerrara, Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Mps, gettando sul lastrico 350.000 famiglie espropriate da Bankitalia e dallo Stato (bail-in), alle quali sono state sottratte risparmi costati sudore, sacrifici e rinunce di intere generazioni”.
IL RITORNO A PIAZZA AFFARI
Lo storico istituto credito del Monte dei Paschi di Siena, sta portando avanti un importante percorso di ripresa allo scopo di mettere in sicurezza il proprio bilancio economico e dunque guardare al futuro con un sano ottimismo. Grazie all’intervento dello Stato che ha dato vita ad una fase di ricapitalizzazione e di ideazione di un importante piano industriale con tanto di sacrifici dolorosi, sembra che le cose si stiano mettendo per il meglio. A conferma di ciò c’è la notizia che sta ribalzando in queste ore sui principali quotidiani e siti di informazione, secondo la quale nelle prossime settimane il titolo MPS dovrebbe fare il proprio ritorno a Piazza Affari riprendendo le contrattazioni. Si parla della prima settimana di ottobre mettendo così fine ad un periodo di sospensione da Piazza Affari partito il 22 dicembre del 2016 voluto dalla Consob. Insomma sembra essere partito il countdown per il via libera.
I CALCOLI SUL VALORE DELLE AZIONI
Dopo che si è concretizzata la ricapitalizzazione precauzionale, c’è attesa per vedere Monte dei Paschi tornare agli scambi di Borsa. Soprattutto per i tanti risparmiatori in possesso delle azioni della banca toscana, anche quelli che lo sono diventati obbligatoriamente a seguito della conversione dei bond subordinati e non è detto che possano aver diritto al “ristoro” consistente in un’ulteriore conversione dei loro titoli in bond senior. affaritaliani.it ha dedicato un articolo al possibile prezzo delle nuove azioni una volta che torneranno alle contrattazioni, ricordando che per arrivare a tale valore è necessario “stima quale potrà essere la capitalizzazione di mercato della banca e suddividerla per il numero totale di azioni che rappresentano l’attuale capitale sociale”.
La capitalizzazione di mercato solitamente non è pari al capitale sociale. “Non a caso le maggiori banche quotate trattano a multipli di prezzo/ patrimonio netto (P/BV) tra le 0,3-0,4 volte della maggiori popolari come Banco Bpm, Ubi Banca e Bper Banca, e le 0,6-0,9 volte di gruppi come Unicredit e Intesa Sanpaolo. Se dunque per Monte dei Paschi varranno i multipli che attualmente il mercato applica ai suoi principali concorrenti, le azioni potrebbero tornare a trattare tra i 3 euro e gli 8,9 euro l’una, ovvero attorno ai 6,9 euro se si applicasse il multiplo medio di settore (0,7 volte il patrimonio netto contabile)”, si legge ancora nell’articolo di Luca Spoldi, il quale ricorda che il prezzo che Monte dei Paschi avrà in Borsa dopo il ritorno alle contrattazioni dipenderà anche dalla capacità del management di migliorare le prospettive reddituali della banca.
LA POLEMICA SUL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’INCHIESTA
Dopo che il Partito democratico ha comunicato la lista dei deputati e senatori che andrebbero a far parte della commissione d’inchiesta parlamentare sulle banche, le polemiche non si placano, perché resta da capire chi sarà il Presidente di quest’organo il cui compito è cercare di far luce sui dissesti di alcuni istituti di credito, come Mps, Banca Etruria, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. L’incarico potrebbe essere ricoperto da Pierferdinando Casini e l’idea non piace proprio al Movimento 5 Stelle. “Gira il nome di Casini come presidente… Se è vero, è la conferma che il Pd vuole insabbiare tutto!”, ha infatti scritto Danilo Toninelli, deputato pentastellato. Difficile dire da chi sarà ricoperto questo importante incarico, anche perché sia Forza Italia che Movimento 5 Stelle vorrebbero che fosse svolto da uno dei loro.