PATUELLI OTTIMISTA SULLA COMMISSIONE PARLAMENTARE

Presto dovrebbero finalmente cominciare le attività della commissione d’inchiesta parlamentare sulle banche, di cui si era cominciato a parlare con una certa insistenza all’indomani del fallito aumento di capitale di Mps alla fine dello scorso anno. Secondo Antonio Patuelli, applicando rigorosamente la legge sarà possibile fare chiarezza sulle crisi bancarie, facendo anche in modo che non ci siano grossi polveroni intorno alla vicenda. Il Presidente dell’Abi, in un’intervista al Messaggero, ha evidenziato che “ci sono seri vincoli di mandato e di operatività, dal regolamento interno, che va predisposto, all’ordine degli argomenti da toccare, già previsto, fino all’obbligo del ‘segreto’ con tanto di richiamo al codice penale che supera l’immunità parlamentare”. Tra l’altro sia i componenti che i funzionari della commissione, ha ricordato Patuelli, sono obbligati al segreto anche dopo la cessazione dell’incarico.



L’INCONTRO TRA I COORDINAMENTI SINDACALI

Martedì scorso i coordinamenti sindacali di Monte dei Paschi si sono incontrati per discutere del documento 1.085 emesso dalla banca per l’erogazione dei servizi finanziari alla clientela. Un documento che ha fatto emergere alcune criticità, le quali, spiega una nota delle rappresentanze sindacali, sono state proprio al centro dell’incontro. “L’Azienda ha dichiarato che il documento, nella sua nuova versione, recepisce i recenti interventi legislativi e le direttive (Ue e autorità di vigilanza) in materia di Consulenza e costituisce di fatto un passaggio propedeutico alla imminente (gennaio 2018) implementazione di Mifid 2; a questo proposito l’Azienda ha sottolineato che si tratta di un percorso rapido e vincolante che impone a Monte dei Paschi e all’intero settore una forte accelerazione verso un approccio alla clientela e alla consulenza sostanzialmente diverso da quello cui siamo abituati”, è scritto nella nota secondo quanto riportato da Askanews.



I sindacati raccomandano quindi di “operare in modo assolutamente conforme alla normativa. Occorre una visione complessiva in grado di coniugare le necessità commerciali con l’esigenza di operare correttamente, senza se e senza ma, senza escamotages, forzature, pressioni indebite”. Nella nota si evidenzia anche che “laddove si presentino circostanze non chiare”, occorre evitare “assolutamente di assumere o condividere iniziative che, in qualsiasi misura, possano condurre a una operatività anomala. Ove tali iniziative dovessero essere proposte o sollecitate, invitiamo i colleghi ad informare immediatamente le Rsa territoriali competenti”. I coordinamenti sindacali torneranno comunque a incontrarsi a ottobre su questo tema.



IL 21 L’ASTA SUI BOND SUBORDINATI

La storica banca della Monte dei Paschi di Siena dopo le pesanti difficoltà patite negli ultimi anni, sta cercando faticosamente di ritornare alla normalità grazie ad un mirato piano industriale con interventi dolorosi ma che a quanto pare, sono imprescindibili per garantire un futuro. Un nuovo passaggio abbastanza delicato è rappresentato dall’appuntamento in agenda il prossimo 21 settembre, data in cui si terrà l’asta dei credit default swap sul credito subordinato della stessa MPS. La decisione è stata presa dall’organo deputato a gestire tali eventi ed in particolare dall’associazione internazionale degli operatori del mercato dei derivati (ISDA). L’asta è una conseguenza di quanto aveva stabilito all’inizio dello scorso mese di settembre l’ISDA ed ossia che la ricapitalizzazione precauzionale di MPS voluta dal Governo rappresenta un cosiddetto credit event in grado di innescare il meccanismo del diritto al pagamento dei credit default swap.