Sono molte le novità all’orizzonte per Monte dei Paschi di Siena. Vi abbiamo raccontato dell’intenzione di Generali di chiedere la sostituzione dell’amministratore delegato Marco Morelli, ma questo non è l’unico cambio in vista. Potrebbe essere sostituita anche Lucia Savarese, a capo della direzione crediti deteriorati. Quest’ultimo cambio sarebbe auspicato anche da parte di Bankitalia: stando a quanto riportato dal Giornale, in questo modo si vuole dare un forte segnale di discontinuità viste le sollecitazioni arrivate dalla Bce con il via libera al salvataggio. Ma non è finita qui: entro fine anno saluterà Antonio Nucci, a cui erano state affidate le cariche di vicedirettore generale oltre che di chief commercial officer nell’ottobre 2016. L’ex manager di Intesa aveva ampie deleghe operative. Al suo posto dovrebbe arrivare Lodovico Mazzolin, che attualmente è responsabile dell’area Retail: sarebbe sponsorizzato dai fondi stranieri. (agg. di Silvana Palazzo)
IL PIANO DI PHILIPPE DONNET
Philippe Donnet dalla terrazza di Villa d’Este ha rivelato di voler aumentare la partecipazione delle Generali in Monte dei Paschi. L’amministratore delegato sta portando avanti il piano di cessioni delle controllate estere, ma nel frattempo sta pensando anche alle partecipazioni nel credito. «Siamo concentrati sul nostro ruolo di secondo azionista di Mps e giocheremo questo ruolo», ha dichiarato ieri. Il messaggio lanciato dal lago di Como è stato tradotto da Mps così: il Leone chiederà il cambio dell’amministratore delegato, ruolo ricoperto attualmente da Marco Morelli. Stando a quanto riportato dal Giornale, non c’è sfiducia nei confronti dell’attuale amministratore delegato, ma si vuole cambiare radicalmente regia per dare un segnale al mercato. Il cambio auspicato comunque non deve avvenire subito: i titoli Mps, sospesi a dicembre da Consob, stanno per ripartire in Piazza Affari, quindi è meglio evitare scossoni.
LA STRATEGIA PER “PESARE” IN MPS
L’obiettivo di Donnet è procedere col cambio di amministratore delegato in Monte dei Paschi prima dell’approvazione del bilancio a primavera 2018. La banca ora è controllata dal Mef con una quota del 52% circa, mentre le Generali sono secondo azionista con il 4,3%. «La quota non sarà strategica e avrà una gestione opportunistica», avevano dichiarato Donnet il 2 agosto scorso. Avere un ruolo di peso sull’azionariato consentirebbe al Leone di chiedere qualche poltrona nel nuovo cda che dovrebbe passare da 14 a 9 membri. Inoltre, potrebbe fare da capofila di una lista di minoranza dando così le carte della partita del board che i soci privati giocheranno a ottobre con il Tesoro. Aumentare la quota in Monte dei Paschi vuol dire rafforzare la parte del pacchetto che può contare sui diritti di voto in assemblea. Qualcosa si muove anche per quanto riguarda la prima linea manageriale Mps: il Tesoro potrebbe sostituire Lucia Savarese, che è a capo della direzione crediti deteriorati.