1.200 LAVORATORI IN USCITA VOLONTARIA

Una parte importante del piano di ristrutturazione di Monte dei Paschi approvato dalle autorità europee passa dalla riduzione dell’organico attraverso uscite volontarie. La banca toscana ha fatto in questi giorni sapere ai sindacati che è stato raggiunto l’obiettivo di 1.200 lavoratori (oltre ai 600 che quest’anno aveva già presentato domanda) che hanno presentato richiesta di adesione al Fondo di solidarietà del settore, in quanto matureranno il diritto alla pensione nei prossimi 5 anni. Complessivamente, le uscite volontarie previste nel piano fino al 2021 ammontano a 5.500 unità e finora si è arrivati a quota 1.800, rispettando pienamente le previsioni. Le uscite, tra l’altro, sono avvenute tramite una procedura condivisa con le organizzazioni sindacali, in un clima quindi positivo.



Un clima che non sembra esserci stato altrove. Il segretario generale della Fabi Lando Maria Sileoni ha infatti spiegato che “mentre nel gruppo Monte dei Paschi la Direzione del Personale ha agito correttamente e nel rispetto dei ruoli evitando forzature, nel Gruppo Intesa i Responsabili delle Relazioni Sindacali si sono comportati in maniera border line facendo direttamente ed indirettamente pressioni sui lavoratori delle due ex banche venete che legittimamente preferivano non aderire al prepensionamento, possibilità prevista dallo stesso accordo”. Secondo gli accordi, i lavoratori che hanno presentato domanda, con riscontro positivo, dovrebbero lasciare il loro posto a partire dal prossimo 1° novembre. Per quanto riguarda Intesa Sanpaolo, le domande di prepensionamento sono stati poco più di mille, in linea con le attese. Le uscite avverranno in periodi diversi, tra il 31 ottobre e il mese di dicembre.

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