PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa Italiana chiude in rialzo dello 0,85%, superando i 22.600 punti, e sul listino principale troviamo in rosso Azimut (-0,11%), Eni (-0,43%), Fineco (-0,27%), Italgas (-0,75%), Moncler (-0,62%), Recordati (-0,28%), Saipem (-0,06%), Snam (-1,25%), Tenaris (-0,17%) e Terna (-0,44%). I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+1,09%), Banca Mediolanum (+1,02%), Banco Bpm (+4,2%), Bper (+2,95%), Buzzi (+1,66%), Ferrari (+1,14%), Generali (+1,51%), Leonardo (+1,41%), Mediobanca (+1,68%), Stm (+2,41%), Telecom Italia (+1,45%), Ubi Banca (+3,93%), Unicredit (+2,74%), UnipolSai (+1,62%) e Yoox (+3,62%). Fuori dal listino principale Visibilia chiude con un +25,21%, mentre Orsero cede il 15,65%. Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,175, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova sopra i 174 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:50
La Borsa Italiana sale dello 0,9% e sul listino principale troviamo in rosso Campari (-0,3%), Eni (-0,1%), Italgas (-0,9%), Luxottica (-0,1%), Moncler (-0,7%), Recordati (-0,2%), Saipem (-0,1%), Snam (-1,2%) e Terna (-0,4%). I rialzi più significativi sono quelli di Banco Bpm (+4,1%), Bper (+2,9%), Buzzi (+2,5%), Fca (+1,1%), Ferrari (+1,2%), Generali (+1,6%), Leonardo (+1,1%), Mediobanca (+1,8%), Stm (+1,8%), Telecom Italia (+1,5%), Ubi Banca (+4,4%), Unicredit (+2,3%), Unipol (+1,7%), UnipolSai (+1,7%) e Yoox (+2,2%). Fuori dal listino principale Isagro sale dell’11,7%, mentre Orsero cede il 12,8%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,175, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova sopra i 175 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:05
La Borsa Italiana sale dello 0,6% e sul listino principale troviamo in rosso Atlantia (-0,3%), Campari (-0,3%), Italgas (-0,7%), Luxottica (-0,1%), Moncler (-1,4%), Recordati (-0,8%), Snam (-0,6%) e Terna (-0,3%). I rialzi più significativi sono quelli di Banco Bpm (+1,3%), Bper (+1,7%), Buzzi (+1,4%), Cnh Industrial (+0,6%), Fca (+1,8%), Generali (+0,8%), Intesa Sanpaolo (+0,7%), Mediobanca (+1,4%), Poste Italiane (+0,8%), Saipem (+1,5%), Stm (+2,3%), Telecom Italia (+0,7%), Ubi Banca (+2,2%), Unicredit (+1,9%), Unipol (+0,6%), UnipolSai (+1,1%) e Yoox (+1,8%). Fuori dal listino principale Visibilia sale del 10,6%, mentre Orsero cede il 16,8%. Il cambio euro/dollaro si trova a quota 1,175, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 174 punti base.
PIAZZA AFFARI ATTENDE I DATI DA ITALIA E USA
Giornata macroeconomica che non prevede eventi di rilievo in Europa quella oderina. Gli unici dati di spicco sono in arrivo dall’Italia. Alle ore 10:00 è previsto l’indice sulla fiducia dei consumatori italiani per il mese di settembre, seguito da quello delle imprese. Alle 11:00, sempre dall’Italia, il fatturato e gli ordinativi dell’industria. Nel pomeriggio, alle 16:00, i Contratti pendenti di vendita di abitazioni per il mese di agosto dagli Stati Uniti: gli analisti si attendono un ribasso dello 0,5%, in miglioramento rispetto al mese precedente. Alle ore 16:30 sarà comunicato il dato settimanale sulle scorte di petrolio Usa. Ieri Piazza Affari ha chiuso con un rialzo dello 0,18%, a quota 22.430 punti. Ferragamo ha messo a segno un rialzo del 3% dopo che Deutsche Bank ha espresso il giudizio buy, portando il prezzo obiettivo a 26,5 euro per azione. Molto bene anche i titoli bancari con Bper che ha guidato i rialzi con un +2,95%, Banco Bpm che ha fatto registrare un +2,39% e Intesa Sanpaolo che è cresciuta dello 0,61%. Unico istituto in negativo è stato Unicredit che ha lasciato sul terreno lo 0,23%.
Ottima sessione anche per Leonardo Finmeccanica che ha registrato un rialzo dell’1,49% con volumi piuttosto sostenuti. Bene anche Yoox che ha beneficiato dei rialzi di Ferragamo: il titolo è salito del 2,14%: Hsbc ha suggerito il buy con prezzo obiettivo a 37 euro per azione. Molto male, invece, Luxottica che ha subito una flessione dell’1,51% dopo che la Commissione europea ha aperto un’indagine sulla fusione con Essilor. Lo Spread fra Btp e Bund si è attestato a 177 punti base. Il rendimento del Btp decennale è stato pari al 2,19%.