PER EQUITA SIM LE AZIONI VALGONO 4,3 EURO

Dopo la ricapitalizzazione precauzionale, per Mps è cominciato l’iter per ritornare alle contrattazioni di Borsa. Secondo le indiscrezioni, bisognerà attendere la prossima settimana per poter ritrovare i titoli di Rocca Salimbeni negli scambi di Piazza Affari. Equita Sim ha già cominciato la copertura dell’azione, con un target price a 4,3 euro e una raccomandazione hold. Milano Finanza, riportando la notizia, segnala che per gli analisti della società non ci sarà quindi una grossa variazione rispetto a quello che è il valore delle azioni stimato a partire dall’esito dell’asta dei credit default swap della scorsa settimana. Se il prezzo delle azioni in Borsa dovesse essere in linea con queste previsioni, di fatto molti soggetti si ritroverebbero a scontare delle  perdite, in taluni casi davvero ingenti.



LE PAROLE DI PADOAN

Pier Carlo Padoan è intervenuto ieri alla Bloomberg Banking Conference di Milano, evidenziando ancora una volta come il sistema bancario italiano sia “a un punto di svolta”, soprattutto per via della diminuzione dello stock di crediti deteriorati nei loro bilanci. “La componente fondamentale della ripresa in Italia è rappresentata dal sistema bancario, che oggi si trova a un punto di svolta”, ha detto. Il ministro dell’Economia ha in ogni caso sottolineato come la risoluzione delle crisi di Monte dei Paschi, Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti abbia mostrato che l’applicazione della direttiva Brrd necessiti di essere meglio coordinata con la legislazione europea relativa agli aiuti di Stato. Dal suo punto di vista, poi, il caso di Montepaschi mostra che è necessario migliorare il rapporto tra Banca centrale europea e Ue, visto che nel caso della banca toscana è stato piuttosto complesso e non ha contribuito ad accelerare i tempi.



Il ministro ha anche citato alcuni numeri importanti circa le cessioni di Npl che le banche italiane effettueranno nei prossimi mesi, sottolineando come di fatto tutte si siano attivate per diminuire la quantità di crediti in sofferenza nei propri bilanci. La mole di crediti deteriorati resta alta, ma in ogni caso gestibile, ha spiegato. Padoan ha quindi espresso l’auspicio che l’Unione bancaria europea venga completata. Un passaggio non scontato dopo il risultato delle elezioni in Germania, che potrebbero portare alla formazione di un Governo con la presenza dei liberali di Fdp, considerati dei “falchi” nelle politiche europee.



LA CORSA PER LA BANCASSURANCE CON BANCO BPM

Come noto, Monte dei Paschi ha rinnovato recentemente l’accordo di bancassurance con Axa. Cosa che non sembra rappresentare un problema per Generali, diventato secondo azionista di Rocca Salimbeni in virtù della conversione in azioni delle obbligazioni subordinate che aveva in portafoglio. Almeno questo è quello che ha lasciato intendere l’amministratore delegato del Leone di Trieste, Philippe Donnet. Secondo quanto scrive Il Sole 24 Ore, Generali si starebbe comunque muovendo per chiudere un accordo di bancassurance con Banco Bpm, dopo che questa ha deciso di non servirsi più di Unipol e Aviva. In corsa ci sarebbero anche Covea e Cattolica Assicurazioni. Le quali potrebbero far valere anche la disponibilità a diventare soci della banca. Cosa che invece Generali non vorrebbe fare vista la quota già detenuta in Monte dei Paschi. Tuttavia il colosso di Trieste può presentare un’offerta di alto contenuto industriale. Non resta allora che vedere come si chiuderà la partita.