PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,08% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+1,35%), Banca Generali (+0,27%), Campari (+0,39%), Enel (+0,28%), Fca (+0,43%), Ferrari (+0,31%), Fineco (+0,42%), Intesa Sanpaolo (+0,46%), Italgas (+0,77%), Leonardo (+1,81%), Mediobanca (+0,31%), Moncler (+3,14%), Snam (+0,59%), Terna (+1,1%), Unicredit (+0,99%) e Yoox (+0,14%). I ribassi più ampi sono quelli di Banco Bpm (-1,09%), Bper (-1,95%), Brembo (-0,68%), Buzzi (-1,27%), Cnh Industrial (-0,74%), Ferragamo (-0,99%), Generali (-0,82%), Pirelli (-1,39%), Recordati (-1,27%), Saipem (-1,02%) e Telecom Italia (-1,63%). Fuori dal listino principale Caltagirone Editore chiude con un +7,43%, mentre Creval cede il 4,21%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,22, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 143 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:55
La Borsa italiana cede lo 0,2% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+1,1%), Banca Generali (+0,7%), Campari (+0,4%), Enel (+0,3%), Ferrari (+0,1%), Fineco (+0,6%), Italgas (+0,7%), Leonardo (+2,1%), Mediobanca (+0,2%), Moncler (+2%), Snam (+0,7%), Terna (+1%) e Unicredit (+0,6%). I ribassi più ampi sono quelli di Banco Bpm (-1,3%), Bper (-1,7%), Brembo (-0,6%), Buzzi (-1,3%), Cnh Industrial (-0,8%), Ferragamo (-0,7%), Generali (-0,9%), Pirelli (-1,4%), Prysmian (-0,7%), Recordati (-1,2%), Saipem (-1,1%), Stm (-0,8%), Telecom Italia (-1%) e Ubi Banca (-1,3%). Fuori dal listino principale Class Editori sale del 6%, mentre Banca Intermobiliare cede il 4,1%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,22, mentre lo spread tra Btp e Bund sale sopra i 142 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:20
La Borsa italiana guadagna lo 0,1% e sul listino principale troviamo in rosso Atlantia (-0,3%), Banco Bpm (-0,7%), Bper (-1,3%), Campari (-0,5%), Cnh Industrial (-0,8%), Eni (-0,4%), Exor (-0,3%), Ferragamo (-1%), Luxottica (-0,1%), Mediaset (-0,1%), Moncler (-0,2%), Pirelli (-0,2%), Poste Italiane (-0,1%), Prysmian (-1,6%), Saipem (-0,5%), Stm (-0,2%), Tenaris (-0,4%), Ubi Banca (-1,2%) e Yoox (-0,8%). I rialzi più consistenti sono quelli di A2A (+2,2%), Azimut (+1%), Fca (+1%), Fineco (+0,6%), Italgas (+0,8%), Leonardo (+2,1%), Mediobanca (+0,6%), Terna (+0,7%), Unicredit (+0,6%), Unipol (+0,9%) e UnipolSai (+0,7%). Fuori dal listino principale Pierrel sale del 9%, mentre Trevi cede il 5,9%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,22, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 143 punti base.
PIAZZA AFFARI PUNTA A UN NUOVO RIALZO
Giornata macroeconomica che non prevede dati particolarmente interessanti quella odierna. Alle 11:00 l’indice dei prezzi al consumo nell’Eurozona a dicembre: le attese sono per una salita dello 0,4%, in linea con le rilevazioni di novembre. A livello annuale significherebbe una crescita dell’1,4%. Alle 11:40 è prevista un’asta di Bund tedeschi con scadenza a trent’anni. I rendimenti attesi sono di circa l’1,4%. Anche dagli Stati Uniti sono in arrivo ben poche indicazioni. Alle 15:15 è prevista la produzione industriale nel mese di dicembre: il consensus prevede una crescita dello 0,3%, in leggero aumento rispetto al mese di novembre. Sempre alla stessa ora verrà diffusa anche la produzione manifatturiera: anche in questo caso la crescita prevista è pari allo 0,3%. Alle 16:30 il dato sulle scorte settimanali di petrolio.
Ieri Piazza Affari ha interrotto una striscia record positiva che durava da dieci sedute. Il Ftse Mib ha archiviato la giornata con un ribasso dello 0,21% a quota 23.495 punti. La seduta era iniziata piuttosto bene con l’indice che era riuscito a spingersi oltre i 23.650 punti. Dal tardo pomeriggio, tuttavia, l’indice ha iniziato a ripiegare per chiudere addirittura in rosso. Una giornata molto positiva per il settore energetico: A2A ha guadagnato l’1,5% mentre Enel è salita dell’1,32%. Buona seduta anche per Assicurazioni Generali che ha guadagnato l’1,02% dopo che Ubs ha alzato il target price sul titolo a 16 euro per azione. In netto ribasso Fca che ha perso quattro punti percentuali: per gli analisti si tratta di prese di beneficio normali dopo che il titolo ha davvero corso molto, arrivando a guadagnare oltre il 20% in poche sedute. Misti, invece, i titoli bancari: Unicredit è stato il peggiore con una perdita di due punti percentuali. Lo spread fra Btp e Bund ha subito una nuova contrazione, portandosi a 140,6 punti base. In calo anche il rendimento del Btp decennale che si attesta ora all’1,97%.