Un collegamento aereo diretto fra Verona e la Cina: la richiesta arriva oggi dalla Fondazione Cariverona impegnata al Forum Culturale tra Italia e Cina. Secondo il presidente Giacomo Marino, la possibilità di un volo diretto tra il Veneto e la Cina servirebbe sia per sviluppare le relazioni d’affari sia per intercettare i nuovi flussi turistici verso le grandi città d’arte italiane. La prospettiva lanciata dal direttore generale di Fondazione Cariverona, intervenuto oggi a Venezia al summit dei coordinatori nazionali del Forum Culturale Italia Cina, va nella direzione di un rinnovato e migliorato rapporto tra i due Paesi. Nel corso della sessioni dedicate alle proposte di gemellaggio fra siti Unesco, Verona ha presentato il suo progetto di partnership con il West Lake Cultural Lanscape di Huangzhou, capoluogo dello Zhejiang.



Federico Sboarina, l’attuale sindaco di Verona, ha sottolineato l’accelerazione della proiezione internazionale della città, il ruolo strategico della Fiera di Verona e l’attenzione crescente per lo sviluppo infrastrutturale dell’area scaligera. «Un volo diretto fra l’aeroporto Catullo e Pechino – ha ribadito Marino in margine ai lavori – rappresenterebbe una leva strategica importante nell’ambito degli investimenti infrastrutturali che il sistema-Verona ha allo studio, con un orientamento forte alla valorizzazione turistica e fieristica della città e del territorio». Va ricordato che Fondazione Cariverona detiene il 2,8% di Aeroporto Catullo (con gli scali di Verona-Villafranca e Brescia-Montichiari) e il 22,6% di Fiera Verona, a pieno supporto del Comune di Verona.

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