PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa chiude in calo dello 0,23% e sul listino principale troviamo in rialzo Azimut (+0,19%), Banco Bpm (+0,74%), Bper (+0,73%), Brembo (+1,13%), Buzzi (+0,16%), Cnh Industrial (+0,74%), Fca (+0,22%), Ferragamo (+0,69%), Intesa Sanpaolo (+0,79%), Leonardo (+1,58%), Mediobanca (+0,24%), Pirelli (+0,28%), Stm (+2,36%), Unipol (+0,36%) e UnipolSai (+0,28%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-1,4%), Campari (-0,62%), Enel (-1,08%), Eni (-1,07%), Ferrari (-0,6%), Italgas (-1,13%), Luxottica (-0,91%), Mediaset (-0,79%), Moncler (-0,96%), Recordati (-1,33%), Saipem (-2,24%), Snam (-0,7%), Telecom Italia (-0,99%), Tenaris (-1,38%), Terna (-1,28%). Fuori dal listino principale Monrif chiude con un +20,37%, mentre Cattolica Assicurazioni cede il 5,16%. Il cambio euro/dollaro resta a quota 1,235, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 134 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 16:05

La Borsa italiana perde lo 0,2% e sul listino principale troviamo in rialzo Atlantia (+0,2%), Banco Bpm (+1,1%), Bper (+0,6%), Brembo (+0,8%), Buzzi (+0,2%), Cnh Industrial (+0,7%), Fca (+0,1%), Ferragamo (+0,8%), Fineco (+0,2%), Leonardo (+1,4%), Mediobanca (+0,1%), Pirelli (+0,9%), Prysmian (+0,2%), Stm (+2,2%), Unipol (+0,3%), UnipolSai (+0,1%) e Yoox (+0,1%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-1,3%), Enel (-0,7%), Eni (-1%), Italgas (-0,9%), Luxottica (-0,8%), Mediaset (-0,9%), Recordati (-1%), Saipem (-1,2%), Snam (-0,7%), Telecom Italia (-0,6%) e Terna (-1,2%). Fuori dal listino principale Monrif sale del 13%, mentre Energy Lab cede il 5,3%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,235, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 135 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:30

La Borsa italiana guadagna lo 0,1% e sul listino principale troviamo in rosso A2A (-1%), Atlantia (-0,1%), Azimut (-0,1%), Banca Generali (-0,3%), Campari (-0,7%), Enel (-0,6%), Eni (-0,3%), Exor (-0,4%), Ferragamo (-0,1%), Ferrari (-0,4%), Italgas (-0,7%), Luxottica (-0,8%), Mediaset (-0,7%), Poste Italiane (-0,1%), Recordati (-0,7%), Snam (-0,7%), Tenaris (-0,3%) e Terna (-0,8%). I rialzi più consistenti sono quelli di Banco Bpm (+1,8%), Buzzi (+0,9%), Leonardo (+0,8%), Mediobanca (+0,6%), Stm (+3,2%) e Unicredit (+0,7%). Fuori dal listino principale Safilo sale del 7,4%, mentre Fullsix cede il 3,9%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,24, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 136 punti base.



PIAZZA AFFARI INIZIA UNA NUOVA SETTIMANA

Il primo giorno della nuova settimana ha un’agenda macro-economica priva di spunti rilevanti. In area Euro si evidenzia il Pil del quarto trimestre spagnolo, mentre dentro i nostri confini si attendono gli indici dei prezzi di produzione sia annuale che mensile. A metà mattina è prevista inoltre l’asta per i Bot con scadenza a sei mesi. Oltreoceano, dagli Stati Uniti si aspetta l’uscita dei dati sui prezzi delle spese personali, attesi in lieve aumento rispetto al rilevamento precedente, sui principali prezzi di spesa per consumi e sulle spese personali su base mensile per il mese di dicembre. L’ultima giornata della scorsa settimana si è chiusa per Piazza Affari con un segno più (+0,58%) e una quota che continua ad avvicinarsi al fatidico muro dei 24.000 punti. Dopo un’apertura sulla parità e un minimo, 23.697,62 punti, toccato nelle prime ore della mattina, il Ftse Mib ha preso la salita, massimo toccato a 23.874,85 punti, per poi ripiegare leggermente in chiusura e terminare le contrattazioni a 23.856,99.

A Piazza Affari banche contrastate con le buone performance di Intesa Sanpaolo (+1,22%), Ubi Banca (+0,75%) e Banco Bpm (+0,98%), alle quali hanno fatto da contraltare le flessioni di Mediobanca (-0,76%) e Unicredit (-0,72%), con Bper pressoché invariato. Sotto le luci dei riflettori è stato Leonardo (+2,02% a 11,1 euro) in attesa del nuovo piano industriale che sarà presentato domani, bene anche Fca (+1,96%) che ha beneficiato della raccomandazione salita a buy da add ottenuta da Banca Imi che ha anche alzato il suo target price portandolo dagli ormai superati 16,9 a 24,5 euro. Come Fca, anche Pirelli e Stm hanno beneficiato di giudizi positivi nei loro confronti e hanno fatto registrare un +1,82% per la società leader nel settore dei pneumatici e un +0,69% per Stm. Al di fuori del listino principale, grande balzo in avanti per Creval (+23,42%), più volte sospesa dagli scambi, per la notizia secondo la quale entro breve dovrebbe completarsi il consorzio che darà il via all’aumento di capitale. Il differenziale tra Btp decennali italiani e Bund tedeschi è salito a 137,80 punti base.