Il Governo M5s-Lega è pronto a lanciare il reddito di cittadinanza, ma l’opposizione non ci sta. Lucida l’analisi di Guido Crosetto di Fratelli d’Italia: “Per rispetto a chi lavora e prende 800 € al mese, se proprio siete convinti di portare avanti il reddito di cittadinanza, almeno obbligate chi lo percepisce a lavorare 25/30/35 ore settimanali per la PA. Forse eviteremo che alcuni lavorino in nero e che altri stiano sul divano!”. Senza mezzi Forza Italia, che su Twitter senza mezzi termini sottolinea: “Reddito di cittadinanza = debito di cittadinanza”. Infine, segnaliamo il commento dell’esponente del Partito Democratico Stefano Lepri: “Se stai in casa di proprietà quasi ti dimezzano il #redditodicittadinanza. Quindi se ti sei spaccato la schiena per comprartela hai fatto male. Se poi non hai versato i contributi hai fatto bene. Prenderai 780 euro di pensione sociale, come chi li ha sempre versati. #pagailpopolo”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CHI HA UNA CASA RICEVERA’ MENO DI 780 EURO
Aumentano, con il passare dei giorni, i paletti per avere diritto al redditto di cittadinanza, proposta di bandiera del M5s chiamato adesso a trovare le coperture necessarie a realizzarla. Intervistato da Rtl 102.5, è stato proprio il capo politico pentastellato, Luigi Di Maio, a chiarire alcuni requisiti per essere destinatari dell’erogazione del reddito che – ormai pare deciso – “non avverrà certo in contanti” ma tramite app o tessera sanitaria dotata di chip. Di Maio ha spiegato che “se hai un appartamento e chiedi il reddito di cittadinanza, dai 780 euro ti viene stornato il cosiddetto affitto imputato, quindi dai 780 euro dei redditi zero arrivi a circa 400 euro”. Come la prenderanno gli elettori M5s che hanno votato Di Miao senza essere a conoscenza di questa postilla? (agg. di Dario D’Angelo)
ESCLUSI I MIGRANTI ARRIVATI NEGLI ULTIMI ANNI
L’entrata in vigore del reddito di cittadinanza è prevista dal mese di marzo del prossimo anno. La pensione di cittadinanza invece già da gennaio o febbraio. Reddito di cittadinanza che si basa sulla soglia di povertà stabilita dall’Istat, cioè un massimo di reddito pari a 780 euro per i cittadini che hanno un reddito basso, dunque si tratta di una integrazione o che non hanno nessun reddito, in questi casi verrà versato l’importo completo di 780 euro. Il reddito spetta anche ai lavoratori autonomi. Il reddito di cittadinanza non costituisce reddito imponibile, cioè non sarà tassato e non è pignorabile in caso si verifichi una situazione del genere. Per averne diritto bisognerà dimostrare di essere cittadini italiani da almeno dieci anni, saranno così esclusi tutti i migranti arrivati nel nostro paese negli ultimi anni, essere disoccupati o inoccupati, un reddito Isee ancora non stabilito ma si pensa intorno ai 7-8mila euro. Non sarà versato invece a chi si trova in stato detentivo, per tutta la durata della pena (Agg. Paolo Vites)
REDDITO DI CITTADINANZA A PARTIRE DA MARZO 2019
Si preannuncia ricca di paletti l’erogazione del reddito di cittadinanza voluto dal governo M5s-Lega. Come annunciato da Luigi Di Maio, volontà dell’esecutivo è quella di utilizzare la tessera sanitaria per versare i contributi previsti dalla misura ma, come riportato da Il Messaggero, i soldi non potranno essere prelevati in contanti: non ci si potrà andare in pizzeria, giocare al Lotto o comprare le sigarette e fare acquisti online. L’idea è quella di strutturare una “Carta di cittadinanza”, o più facilmente un’app per smartphone che eviti il turismo assistenziale, “ossia che cittadini comunitari, come bulgari, rumeni, polacchi, e tutti gli Stati a basso reddito, possano approfittare del sussidio italiano per incassare i soldi e trasferirli all’estero”. Il Messaggero spiega che l’idea del governo sarebbe quella di una carta “destinata al consumo”: attraverso il codice della tesserina si scalerà di volta in volta l’importo previsto. Questo meccanismo però, avrebbe un effetto da non sottovalutare: rispetto ai 780 euro previsti, infatti, lo Stato vorrebbe risparmiare i soldi non spesi dal destinatario del reddito. Significa che o quella somma verrà spesa interamente in acquisti o verrà prelevata nuovamente dal Tesoro: nessuno pensi di mettere qualcosa da parte. (agg. di Dario D’Angelo)
DI MAIO, “REDDITO DI CITTADINANZA SU TESSERA SANITARIA”
Sta facendo discutere la novità annunciata da Luigi Di Maio sul reddito di cittadinanza, rispetto alla volontà del governo di versare il contributo ai disoccupati sulla tessera sanitaria. Ospite di Quarta Repubblica, su Rete 4, il ministro del Lavoro ha dichiarato:”Sarebbe l’ideale usare la tessera sanitaria con chip” per l’erogazione del reddito di cittadinanza “ma nel frattempo sarà messa su una carta elettronica”. Il nodo che ha fatto storcere il naso a tanti è quello relativo all’uso del reddito di cittadinanza stesso, il cui importo sarà “da spendere negli esercizi commerciali in Italia per far crescere l’economia, bisogna limitare al massimo le spese fuori dall’Italia. Avremo un gettito Iva e di Pil superiore alle aspettative”. Di Maio ha anche chiarito che il reddito sarà erogato a “chi è residente da almeno 10 anni nei confini italiani”. Dunque non solo agli italiani come assicurato pochi giorni fa. (agg. di Dario D’Angelo)
BRIATORE, “REDDITO DI CITTADINANZA E’ FOLLIA”
Anche diverse voci del mondo imprenditoriale si sono levate contro il Reddito di Cittadinanza: anche Flavio Briatore non ha avuto certo parole al miele nei confronti della misura, dall’alto della sua esperienza, riservando anche considerazioni letteralmente al vetriolo riguardo la questione meridionale: “Se adesso danno pure un reddito di cittadinanza, questa mi sembra una follia vera. Per me è una follia perché paghi la gente che sta sul divano. Sul divano ci sono già gratis, poi addirittura li paghi. Prenderanno il divano a due piazze. Investimenti in Meridione? Ci sono difficoltà enormi. E la gente non ha voglia. Chi aveva voglia è andato fuori dal Sud. Quando abbiamo avuto la possibilità di avviare un’attività a Otranto, nel nostro gruppo c’erano diversi pugliesi. Abbiamo dato la possibilità di tornare, ma nessuno ha voluto. Rimane chi non si sbatte molto per trovare un lavoro, se adesso danno anche il reddito di cittadinanza è finita.” (agg. di Fabio Belli)
TRIA: “NON SIA INCENTIVO AL SOMMERSO”
Il Reddito di Cittadinanza è forse la misura più delicata in cantiere nel Documento Economico e Finanziario del Governo gialloverde. Il Ministro dell’Economia, Tria, osserva con attenzione quelle che potrebbero essere le mosse per introdurre questa nuova misura che potrebbe riguardare 6 milioni e mezzo di italiani. Ha spiegato Tria: “Occorre un piano specifico di controllo affidato alla Guardia di Finanza per evitare il rischio che la misura si tramuti in un incentivo al lavoro sommerso.” Il timore del Ministro è dunque quello che la possibilità di ottenere il Reddito di Cittadinanza comporti una maggiore ricerca del lavoro nero, per non far emergere i guadagni che possano far decadere i requisiti del richiedente. Un pericolo che andrà valutato con grande attenzione e soprattutto con celerità, considerando la velocità con la quale il Governo vuole arrivare all’introduzione del Reddito. (agg. di Fabio Belli)
APP CON BORSELLINO ELETTRONICO
In 6,5 milioni di italiani sono in attesa di incassare il fatidico reddito di cittadinanza, una delle misure più attese delle legge di Bilancio ed al centro del contratto di governo dell’alleanza Lega-M5s. Per l’erogazione del sussidio, spiega Corriere.it, sono già stati fissati dei tempi di massima: per le pensioni minime di cittadinanza, saranno portate a 780 euro dal primo gennaio prossimo mentre il reddito di cittadinanza dovrebbe essere erogato dai primi di aprile. L’assegno spetta a ciascun singolo componente del nucleo familiare, quindi in caso di genitori disoccupati e con due figli sale a 1.630 euro. Ancora incerta la platea di chi potrà usufruire del sussidio. Molto genericamente, ad oggi si continua a parlare di soggetti sotto la soglia di povertà definita dall’Istat con un reddito mensile di 780 euro. Salvini, che già in passato aveva asserito di non essere intenzionato a dare soldi ai “fannulloni sul divano”, vorrebbe restringere al massimo la platea dei beneficiari, con controlli severi su reddito e patrimonio di ciascun contribuente. Non è tuttavia chiaro sulla base di quali dati saranno eseguiti questi controlli e se davvero saranno esclusi coloro con prima casa di proprietà, come era emerso qualche giorno fa da indiscrezioni giornalistiche. In cambio del sussidio, chiaramente, sarà richiesto il massimo impegno in un percorso di formazione professionale che prevede otto ore di lavoro a settimana nel proprio comune di residenza. Saranno offerte tre proposte di lavoro da sottoporre ad attenta valutazione e dopo un rifiuto immotivato di tre di esse, verrebbe meno il reddito di cittadinanza.
REDDITO DI CITTADINANZA: BANCOMAT, APP E SPESE VIETATE
Il reddito di cittadinanza, secondo le aspettative del governo, dovrebbe confluire in uno strumento digitalizzato. I 780 euro del sussidio, quindi, potranno essere spesi tramite Bancomat o App sul cellulare con borsellino elettronico. Tuttavia non è escluso che proprio il ricorso alla tecnologia digitale possa contribuire ad allungare notevolmente i tempi. Chi non è titolare di un conco corrente bancario, inoltre, potrebbe non riuscire ad usufruire del bancomat e un limite potrebbe essere rappresentato anche dall’App con borsellino elettronico. Altro punto importante è quello relativo alle spese che potranno essere finanziate con il reddito di cittadinanza e. In tal senso vengono escluse alcune categorie e questo implica ancora di più l’ampliamento dei tempi. Occorre infine prestare attenzione al tema della riconversione dei centri per l’impiego che dovranno occuparsi delle persone in cerca di lavoro e dei disoccupati in percorsi di formazione. Per riuscirci occorre chiaramente incrementare il personale e investire in tecnologia.