Oggi analizzando le condizioni economiche delle famiglie italiane si evidenzia una maggiore propensione al risparmio, ovvero è diminuita la parte del reddito consumato in acquisti e spese. Rispetto al passato, la ricchezza totale intesa come valore di patrimonio accumulato nel tempo è aumentata dell’1,8% restando così stabile a 9,3 volte il reddito disponibile. È diminuita invece la fiducia delle famiglie italiane sulla tenuta del welfare nazionale, causando preoccupazioni per il futuro e quindi di fatto aumentando un atteggiamento oculato verso il risparmio e verso la gestione del proprio denaro.
I patrimoni famigliari sono evidenziabili in molteplici forme. Si tiene conto del grado di liquidità, di redditività e della tassazione diretta e indiretta applicabile sul patrimonio del trattamento fiscale in caso di trasferimento inter vivos o mortis causa. Pertanto una famiglia potrà detenere un patrimonio ravvisabile in questi punti: 1) beni immateriali (ad esempio brevetti); 2) immobili, fabbricati e/o terreni; 3) beni immobili tra i quali i beni di lusso (diamanti, auto d’epoca o sportive, oro, gioielli, preziosi, imbarcazioni, quadri, ecc.); 4) partecipazioni societarie e/o aziende (proprietà dell’azienda e/o ramo d’azienda, in qualsiasi forma societaria prevista dalla legge); 5) polizze assicurative; 6) liquidità. Tutto ciò porta a delle criticità connesse alla gestione dei patrimoni con relativi rischi economico-patrimoniali causati dalla commistione famiglia-impresa.
L’identificazione degli obiettivi del cliente per la gestione del patrimonio globale porta alla costruzione, come fosse un vestito fatto su misura, di un wealth planning a tutela del proprio patrimonio e dei propri eredi, dove l’identificazione degli obiettivi della persona fisica diventa il momento essenziale e primario nel processo di pianificazione degli interventi da realizzare. Parlare di tutela patrimoniale significa occuparsi direttamente delle persone e non solo del loro capitale.
Brevemente i principali strumenti di wealth planning, ovvero la pianificazione e protezione dei patrimoni, sono: 1) intestazione fiduciaria: con tale contratto il fiduciante trasferisce un diritto al fiduciario perché quest’ultimo lo eserciti nel solo interesse del primo seguendo le direttive dallo stesso impartite; 2) prodotti assicurativi: si tratta di forme contrattuali che possono svolgere funzioni diverse, quali assicurative, previdenziali e/o successorie proteggendo così di fatto il patrimonio dell’individuo al verificarsi di determinati eventi; 3) patto di famiglia: con la riforma del patto di famiglia legge 55/06 è stata introdotta la possibilità per l’imprenditore di trasferire la propria azienda e/o partecipazione societaria al coniuge e/o a uno dei propri discendenti, ciò nei limiti e nel rispetto di norme societarie e di quelle sull’impresa famigliare; 4) fondo patrimoniale della famiglia: istituto presente nel codice civile italiano fin dal 1975, consente di destinare un certo patrimonio al soddisfacimento dei bisogni della famiglia tutelandolo contro le eventuali disavventure patrimoniali del coniuge; 5) atti di destinazione ex art. 26/45 – ter cc: sono atti unilaterali stipulati nella forma di atto pubblico con i quali i beni immobili e mobili registrati sono destinati alla realizzazione di interessi meritevoli di tutela per un periodo massimo determinato; 6) soluzioni societarie: trattasi di un conferimento di società di capitali che assume efficacia dalla data di iscrizione del registro delle imprese; 7) trust: permette la separazione della parte di patrimonio conferita in trust da quella che resta nella sfera patrimoniale del disponente. Il trust è idoneo a proteggere un patrimonio realizzando la destinazione dello stesso secondo gli obiettivi prefissati dal disponente.
Atteso quanto fin qui descritto con particolare attenzione degli svariati aspetti da tenere ben in considerazione nell’ambito della tutela del patrimonio, dei passaggi generazionali e quindi dell’eventuale numero di persone da coinvolgere in una delle suindicate soluzioni tecniche, appare sempre più chiaro come sia fondamentale la figura del professionista che accompagnerà i clienti in una delle scelte adeguate agli stessi. Sarà quindi una combinazione tra il cliente e le conoscenze tecniche del professionista che permetteranno la migliore pianificazione a protezione del proprio patrimonio. Ciò potrà accadere con soluzioni ad hoc relative al passaggio generazionale degli asset oggi detenuti con particolare attenzione alle realtà aziendali famigliari oltreché ai diversi tipi di soluzioni societarie.