PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in rialzo del 2,23% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Banco Bpm (-0,69%), Bper (-0,86%) e Saipem (-0,04%). I rialzi più significativi sono quelli di Atlantia (+2,73%), Azimut (+2,54%), Banca Generali (+2,68%), Brembo (+3,8%), Campari (+2,76%), Cnh Industrial (+3,39%), Enel (+3,37%), Exor (+3,12%), Fca (+3,34%), Ferragamo (+6,8%), Ferrari (+6,62%), Fineco (+2,97%), Italgas (+2,91%), Leonardo (+4,9%), Mediaset (+3,41%), Moncler (+2,21%), Pirelli (+3%), Prysmian (+8,19%), Recordati (+2,1%), Snam (+3,12%), Stm (+2,91%), Telecom Italia (+2,48%) e Terna (+2,84%). Fuori dal listino principale Banca Intermobiliare chiude con un +15,41%, mentre Neurosoft cede il 7,45%. Il cambio euro/dollaro torna sotto quota 1,16, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 296 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:40

La Borsa italiana guadagna l’1,7% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Banco Bpm (-0,6%), Bper (-0,9%), Buzzi (-0,1%), Eni (-0,4%), Saipem (-0,1%), Ubi Banca (-0,1%), Unipol (-1,2%) e UnipolSai (-0,3%). I rialzi più significativi sono quelli di Atlantia (+1,9%), Azimut (+1,7%), Brembo (+3,2%), Campari (+1,7%), Cnh Industrial (+2,5%), Enel (+3,1%), Exor (+2,9%), Fca (+3,7%), Ferragamo (+6,9%), Ferrari (+6,3%), Fineco (+1,6%), Italgas (+2,1%), Leonardo (+2,9%), Luxottica (+1,9%), Mediaset (+3,7%), Moncler (+1,7%), Pirelli (+3%), Prysmian (+7,6%), Recordati (+1,8%), Snam (+2%), Stm (+2,5%), Telecom Italia (+2,8%) e Terna (+2,2%). Fuori dal listino principale Modo TV sale del 12,5%, mentre Neurosoft cede il 7,4%. Il cambio euro/dollaro si trova supera quota 1,16, mentre lo spread tra Btp e Bund resta sotto i 297 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:40

La Borsa italiana guadagna l’1,1% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Buzzi (-1,4%), Eni (-0,2%), Moncler (-0,6%) e Saipem (-1,5%). Luxottica, invece, si trova in parità. I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+2,8%), Atlantia (+1,5%), Azimut (+1,3%), Banca Generali (+1,2%), Brembo (+2,4%), Cnh Industrial (+1,3%), Enel (+3,2%), Exor (+1,4%), Fca (+2,6%), Ferragamo (+3,9%), Ferrari (+1,5%), Italgas (+2,7%), Leonardo (+1,6%), Mediaset (+2,2%), Pirelli (+1,4%), Prysmian (+1,6%), Snam (+1,9%), Telecom Italia (+2,2%) e Terna (+2,1%). Fuori dal listino principale Hera sale del 6,8%, mentre It Way cede il 5,1%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,16, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 297 punti base.



PIAZZA AFFARI ANCORA IN CERCA DEL RIMBALZO

La giornata macroeconomica odierna presenta alcuni dati interessanti. Alle 11:00 l’indice dei prezzi al consumo in Italia nel mese di settembre: gli analisti si attendono un calo dello 0,4% che a livello annuale significherebbe un aumento dell’1,5%, sotto la media dell’area Euro. Sempre alla stessa ora il dato importante della rilevazione Zew del sentimento sull’economica tedesca per il mese di ottobre: le attese sono per un peggioramento a -12 punti, rispetto ai -10 precedenti. Sempre alla stessa ora anche lo stesso dato per l’Unione europea: anche in questo caso un peggioramento a -9,2 punti è stimato dagli analisti. Alle 16:00, dagli Stati Uniti, il report sui Nuovi Lavori JOLTs per il mese di agosto: il consensus stima un dato pari a 6,900M di unità, in lieve calo rispetto a luglio.

Ieri Piazza Affari ha chiuso con un rialzo dello 0,16% a quota 19.287 punti. In realtà Milano è stata la peggiore in Europa con un sessione piuttosto volatile con continui passaggi fra positivo e negativo. Particolarmente bene le utility e i titoli bancari. A2A è stata fra le migliori con un rialzo di quasi due punti percentuali. Bene anche Enel che ha guadagnato lo 0,49%. Fra i bancari il migliore è stato senza dubbio Intesa Sanpaolo: è salita dello 0,8%. Bene anche Banco Bpm che è salito dello 0,4% ed Unicredit dello 0,15%. Lo spread fra Btp e Bund permane su livelli elevati ma in questa sessione ha mostrato un rialzo solo dello 0,8%, chiudendo a quota 305,1 punti. In lieve rialzo anche il rendimento del Btp italiano che si è portato così al 3,56%.