PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in calo dell’1,33% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Bper (+0,14%), Brembo (+1,07%), Campari (+1,61%), Moncler (+0,48%), Stm (+0,81%), Ubi Banca (+0,2%) e Unicredit (+0,32%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-1,93%), Atlantia (-1,62%), Azimut (-1,83%), Banca Generali (-2,03%), Buzzi (-1,62%), Cnh Industrial (-4,1%), Eni (-1,57%), Exor (-3,6%), Fca (-4,19%), Ferrari (-3,36%), Fineco (-3,53%), Intesa Sanpaolo (-1,14%), Italgas (-2,35%), Mediobanca (-1,15%), Pirelli (-3,22%), Poste italiane (-1,25%), Prysmian (-2,75%), Recordati (-1,45%), Saipem (-2,91%), Snam (-1,51%) e Unipol (-1,18%). Fuori dal listino principale Class Editori chiude con un +14,04%, mentre It way cede l’11,23%. Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,155, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 308 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:40

La Borsa italiana cede l’1% e sul listino principale troviamo in rialzo Banco Bpm (+0,3%), Bper (+0,4%), Brembo (+0,5%), Campari (+1,4%), Mediaset (+0,1%), Moncler (+0,2%), Stm (+1%), Ubi Banca (+0,9%) e Unicredit (+0,5%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-1,8%), Atlantia (-1,5%), Buzzi (-1,9%), Cnh Industrial (-4,2%), Enel (-1,3%), Eni (-1%), Exor (-2,6%), Fca (-2,7%), Ferragamo (-1,7%), Ferrari (-3%), Fineco (-2,4%), Italgas (-1,9%), Leonardo (-1,2%), Pirelli (-2,5%), Prysmian (-2,9%), Saipem (-2,2%), Snam (-1,1%) e Terna (-1%). Fuori dal listino principale Ambromobiliare sale del 6,6%, mentre Ovs cede il 10%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,155, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 305 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:50

La Borsa italiana guadagna lo 0,1% e sul listino principale troviamo in rosso A2A (-0,3%), Atlantia (-1,2%), Azimut (-0,5%), Banca Mediolanum (-0,2%), Enel (-0,6%), Eni (-0,1%), Exor (-0,3%), Fca (-1,4%), Ferragamo (-0,3%), Ferrari (-1,3%), Fineco (-1%), Italgas (-1,1%), Pirelli (-1,1%), Poste Italiane (-0,1%), Prysmian (-0,7%), Snam (-0,1%), Terna (-0,1%) e Unipol (-0,3%). Banca Generali, invece, si trova in parità. I rialzi più consistenti sono quelli di Banco Bpm (+0,9%), Bper (+2,2%), Brembo (+1,1%), Campari (+0,7%), Generali (+0,9%), Mediaset (+0,9%), Moncler (+1,8%), Recordati (+1,1%), Stm (+4,1%), Tenaris (+0,9%), Ubi Banca (+0,9%) e Unicredit (+1%). Fuori dal listino principale It Way sale dell’8,7%, mentre Net Insurance cede il 5%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,16, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 295 punti base.



PIAZZA AFFARI GUARDA AI 20.000 PUNTI

La giornata odierna, dal punto di vista macroeconomico, è ricca di dati sull’inflazione. Alle 10:30 l’indice dei prezzi al consumo per il mese di settembre in Inghilterra: le attese degli analisti sono per un aumento dello 0,2%, in netto peggioramento sul mese precedente. Alle 11:00 l’inflazione per quanto concerne l’area Euro nel mese di settembre: le attese sono per un aumento dello 0,5%, in progresso rispetto ad agosto. A livello annuale la stima è quindi di un aumento del 2,1%, in linea con il target della Bce. Alle 14:30 dagli Stati Uniti i permessi di costruzione rilasciati a settembre. Sempre alla stessa ora l’apertura di nuovi cantieri residenziali a settembre: è prevista una brusca frenata con un calo del 4,5%. Alle 16:30 le scorte settimanali di petrolio. Infine in serata alle 20:00 gli analisti saranno concentrati nel leggere i verbali dell’ultima riunione della Fed: gli economisti presteranno particolare attenzione a riferimenti sui prossimi rialzi dei tassi di interesse.

Ieri Piazza Affari ha fatto registrare un progresso del 2,23% a quota 19.717 punti. A beneficiare di queste rialzo sono state le utility soprattutto grazie anche a un decreto che dovrebbe incentivare le aziende che investono in tecnologie rinnovabili ed ecologiche. In questo contesto molto bene Enel che è salita del 3,4% così come Erg. Meno bene i titoli bancari che hanno chiuso misti con la manovra che andrà a tagliare le agevolazioni sugli interessi passivi. Intesa Sanpaolo ha perso l’1,5% mentre Banco Bpm ha ceduto lo 0,8%. Molto bene Prysmian che ha fatto segnare un rialzo superiore all’8%. Lo spread fra Btp e Bund si è ridotto a 296 punti base. Il rendimento del Btp decennale si è portato al 3,46%.