PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in calo dello 0,23% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+1,21%), Atlantia (+2,43%), Azimut (+0,86%), Banca Generlai (+1,27%), Enel (+0,62%), Eni (+0,13%), Fca (+0,14%), Italgas (+0,56%), Leonardo (+1,2%), Luxottica (+0,03%), Mediaset (+0,04%), Recordati (+0,54%), Snam (+1,22%), Stm (+1,9%), Tenaris (+0,47%) e Terna (+0,07%). I ribassi più ampi sono quelli di Banca Mediolanum (-1,53%), Banco Bpm (-1,99%), Bper (-1,75%), Brembo (-1,74%), Buzzi (-2,32%), Campari (-1,14%), Ferragamo (-1,32%), Fineco (-1,03%), Generali (-1,15%), Pirelli (-2,78%), Poste Italiane (-1,79%), Prysmian (-1,2%), Telecom Italia (-2,48%), Ubi Banca (-2,06%), Unicredit (-1,85%), Unipol (-2,53%) e UnipolSai (-1,61%). Fuori dal listino principale Trevi chiude con un +8,08%, Mentre Astaldi cede il 28,13%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,155, mentre lo spread tra Btp e Bund raggiunge i 301 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:40
La Borsa italiana cede lo 0,1% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+1,5%), Atlantia (+1,3%), Azimut (+0,2%), Banca Generlai (+1,7%), Enel (+0,9%), Eni (+0,5%), Italgas (+0,4%), Leonardo (+0,7%), Mediaset (+0,4%), Recordati (+0,6%), Snam (+2%), Tenaris (+0,3%) e Terna (+0,9%). I ribassi più ampi sono quelli di Banca Mediolanum (-1,4%), Banco Bpm (-1,1%), Bper (-1,7%), Brembo (-1,8%), Buzzi (-2,1%), Exor (-0,6%), Fca (-0,9%), Ferragamo (-1,8%), Fineco (-0,6%), Generali (-0,7%), Moncler (-1,1%), Pirelli (-2,7%), Poste Italiane (-1,6%), Prysmian (-1,1%), Telecom Italia (-1,7%), Ubi Banca (-1,1%), Unicredit (-0,8%), Unipol (-1,8%) e UnipolSai (-1%). Fuori dal listino principale Trevi sale del 9,6%, Mentre Astaldi cede il 22,9%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,15, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 292 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:30
La Borsa italiana cede l’1,4% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente A2A (+0,1%), Luxottica (+0,2%), Saipem (+0,1%) e Tenaris (+0,4%). I ribassi più ampi sono quelli di Banca Mediolanum (-1,4%), Banco Bpm (-2,3%), Bper (-3%), Brembo (-2,6%), Buzzi (-3,1%), Cnh Industrial (-1,4%), Exor (-1,4%), Fca (-1,3%), Ferragamo (-1,8%), Fineco (-1,2%), Generali (-1,7%), Intesa Sanpaolo (-2,5%), Leonardo (-2,1%), Mediaset (-2,9%), Mediobanca (-2,6%), Moncler (-1,8%), Pirelli (-2%), Poste Italiane (-2,8%), Stm (-3,4%), Telecom Italia (-2,9%), Ubi Banca (-3,5%), Unicredit (-2,8%), Unipol (-2,7%) e UnipolSai (-1,9%). Fuori dal listino principale Chl sale del 5,7%, Mentre Alfio Bardolla cede il 9,4%. Il cambio euro/dollaro scende verso quota 1,15, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 297 punti base.
PIAZZA AFFARI CERCA DI TENERE I 20.500 PUNTI
La giornata macroeconomica odierna si apre con diversi spunti che provengono da Gran Bretagna e Spagna e più in generale da tutta la macroarea Euro. In Spagna infatti si attende il dato sulla variazione del tasso di disoccupazione con un valore notevolmente inferiore al precedente rilevamento, in Gran Bretagna invece c’è l’indice nazionale dei prezzi delle case sia su base mensile che annua, ma soprattutto l’indice dei direttori degli acquisti del settore costruzioni. La zona Euro è toccata dall’uscita del dato sui prezzi alla produzione sia mensile che annuale, entrambi attesi in calo. Più scarno il programma proveniente dagli Stati Uniti, ma è con grande attesa che ci si prepara al discorso che terrà il presidente della Fed, Jerome Powell. Molto altalenante la giornata di ieri a Piazza Affari dopo il tonfo di venerdì scorso a seguito della presentazione della nota di aggiornamento al Def.
In un primo momento il Ftse Mib ha tentato una timida ripresa, toccando il massimo di 21.078 punti in tarda mattinata, salvo poi ritracciare fino ai minimi e alla chiusura, rispettivamente di 20.552 e 20.609 punti a -0,49% e questo nonostante il buon andamento di Wall Street dopo l’accordo tra gli stessi Stati Uniti, il Messico e il Canada in merito all’aggiornamento del Nafta. Le banche a Piazza Affari sono state le più colpite dalle vendite: tra le peggiori Banco Bpm (-5,75%), Banca Carige (-4,69%), Ubi Banca (-4,57%) e Mps (-4,01%). In linea con le banche è stata la giornata di Telecom Italia (-5,3%) dopo il taglio di rating a underweight da parte di Barclays dovuto alla concorrenza dei nuovi operatori Iliad e Open Fiber e dell’indebolimento della posizione in Brasile. L’accordo che il presidente Trump ha siglato con Messico e Canada che andrà a sostituire il Nafta si è fatto sentire su tutte quelle società che esportano i loro prodotti negli Usa: Moncler (+4,58%), Tenaris (+2,7%), Fca (+2,3%) e Stm (+2,23%). La situazione in Italia ha fatto impennare il differenziale tra Btp decennali italiani e Bund tedeschi con la forbice allargata a 281 punti base.