PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in rialzo dell’1,78% e sul listino principale troviamo in rosso solamente A2A (-0,56%), Mediaset (-0,71%), Stm (-0,62%), Telecom Italia (-1,65%) e Tenaris (-0,35%). I rialzi più significativi sono quelli di Banco Bpm (+1,74%), Bper (+2,3%), Brembo (+3,34%), Campari (+3,79%), Cnh Industrial (+2,11%), Eni (+1,71%), Fca (+3,39%), Ferragamo (+3,1%), Ferrari (+2,45%), Fineco (+3,74%), Generali (+2,15%), Intesa Sanpaolo (+3,77%), Leonardo (+2,13%), Mediobanca (+3,84%), Moncler (+2,34%), Pirelli (+4,78%), Poste Italiane (+2,17%), Prysmian (+3,92%), Ubi Banca (+1,83%), Unicredit (+2,24%) e Unipol (+2,01%). Fuori dal listino principale Astaldi chiude con un +20,88%, mentre D’Amico cede il 13,51%. Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,14, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 311 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:35

La Borsa italiana sale dello 0,8% e sul listino principale troviamo in rosso solamente A2A (-1,6%), Atlantia (-0,5%), Banca Generali (-0,3%), Mediaset (-1,4%), Stm (-0,2%), Telecom Italia (-2,6%), Tenaris (-1%) e Terna (-0,1%). Italgas, invece, si trova in parità. I rialzi più significativi sono quelli di Banco Bpm (+0,7%), Bper (+1,3%), Brembo (+3,3%), Buzzi (+1,2%), Campari (+2,7%), Cnh Industrial (+0,6%), Eni (+0,9%), Exor (+0,8%), Fca (+1,8%), Ferragamo (+3%), Ferrari (+1,5%), Fineco (+1,9%), Generali (+1,7%), Intesa Sanpaolo (+1,4%), Leonardo (+1,3%), Mediobanca (+2,7%), Moncler (+2,1%), Pirelli (+4,6%), Poste Italiane (+2,2%), Prysmian (+3,2%), Saipem (+0,8%), Ubi Banca (+1%), Unicredit (+1,2%) e Unipol (+1%). Fuori dal listino principale Astaldi sale del 16,7%, mentre D’Amico cede il 13,2%. Il cambio euro/dollaro scivola sotto quota 1,14, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 311 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:40

La Borsa italiana sale dello 0,5% e sul listino principale troviamo in rosso solo A2A (-3,8%), Atlantia (-0,4%), Enel (-0,6%), Italgas (-1,7%), Mediaset (-1,6%), Saipem (-2,1%), Snam (-0,9%), Telecom Italia (-2,5%), Tenaris (-1,6%) e Terna (-0,8%). I rialzi più significativi sono quelli di Banca Mediolanum (+1%), Bper (+1,1%), Brembo (+2,2%), Buzzi (+1,6%), Campari (+0,8%), Cnh Industrial (+0,8%), Exor (+0,7%), Fca (+1,9%), Ferragamo (+1,8%), Ferrari (+1,2%), Generali (+0,6%), Intesa Sanpaolo (+1,3%), Leonardo (+1,7%), Mediobanca (+2,3%), Moncler (+3,2%), Pirelli (+2,1%), Poste Italiane (+1,2%), Prysmian (+2,6%), Stm (+1,6%), Ubi Banca (+1,4%) e Unicredit (+1,6%). Fuori dal listino principale Tiscali sale dell’8,9%, mentre D’Amico cede il 10,2%. Il cambio euro/dollaro si trova a quota 1,14, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 317 punti base.



PIAZZA AFFARI ATTENDE DRAGHI

Giornata macroeconomica con alcuni dati, ma soprattutto con l’attesa per le parole di Mario Draghi, quella di oggi. Alle 10:00 l’indice Ifo sulla fiducia delle aziende in Germania: le attese sono per un dato pari a 103,2 punti, in calo di mezzo punto rispetto alla rilevazione precedente. Alle 13:45 la Bce annuncerà i tassi di interesse: è scontato e certo che lascerà a -0,4 quelli sui depositi e a zero il costo del denaro. Ovviamente tutti saranno invece concentrati sulla conferenza stampa di Mario Draghi. Non ci sono novità a breve termine ed è probabile che la maggior parte delle domande riguarderà l’Italia: si vedrà se Draghi userà parole morbide e concilianti, invitando tutti ad abbassare i toni, come già in altre occasioni. Alle 14:30 negli Usa i principali ordinativi di beni durevoli per il mese di settembre: le attese sono per un aumento dello 0,5% contro lo 0,1% precedente. Sempre alla stessa ora anche le richieste iniziali di disoccupazione: gli analisti stimano un lieve aumento rispetto alla settimana precedente con il dato che dovrebbe portarsi a 214 mila unità. Infine, alle 16:00 i contratti pendenti di vendita di abitazioni per il mese di settembre: le attese sono per una diminuzione dello 0,1%.

Ieri Piazza Affari ha fatto registrare un calo dell’1,69% a quota 18.485 punti. Milano è stata la peggiore in Europa con gli altri indici che hanno mostrato ribassi inferiori al punto percentuale. Ancora una volta in coda al gruppo sono finiti i titoli bancari: Intesa Sanpaolo è crollata del 3,5% mentre Banco Bpm è sprofondata di quasi cinque punti percentuali. In calo anche Poste Italiane che ha ceduto quattro punti e Unicredit che ha perso il 3,4%. Rimbalzo per i titoli petroliferi con Saipem che ha guadagnato il 6,3%. Molto bene il lusso con Mocler che ha guadagnato il 2,2%. Dopo un inizio positivo con un lieve calo, lo spread fra Btp e Bund ha chiuso in rialzo a 322 punti base. In rialzo anche il rendimento del Btp decennale che si è portato al 3,61%.