PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:20
La Borsa italiana cede l’1,5% e sul listino principale non si vedono titoli in rialzo. Riescono a contenere le perdite A2A (-0,9%), Atlantia (-0,6%), Eni (-0,5%), Italgas (-0,7%), Moncler (-0,4%), Recordati (-0,7%) e Unipol (-0,9%). I ribassi più ampi sono quelli di Azimut (-2,6%), Banca Mediolanum (-1,7%), Banco Bpm (-2,9%), Banca Generali (-2,6%), Bper (-1,9%), Brembo (-3,2%), Campari (-1,7%), Cnh Industrial (-2,2%), Enel (-1,7%), Exor (-1,9%), Fca (-2,4%), Ferragamo (-2,9%), Fineco (-1,6%), Generali (-1,7%), Leonardo (-3,4%), Mediaset (-1,9%), Mediobanca (-3,1%), Prysmian (-2,5%), Saipem (-3,4%), Stm (-2%), Tenaris (-1,8%), Ubi Banca (-3%) e Unicredit (-2,2%). Fuori dal listino principale Astaldi sale del 10%, mentre D’Amico cede l’8,9%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,14, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 312 punti base.
PIAZZA AFFARI E L’ATTESA PER STANDARD & POOR’S
La giornata macroeconomica di oggi offre pochi dati rilevanti: l’attesa è per le decisioni di Standard & Poor’s sul rating dell’Italia. Ci si attende un downgrade, ma, come nel caso di Moody’s di settimana scorsa, potrebbe essere importante capire qual è l’outlook che verrà assegnato, considerando lo scontro in atto tra Governo italiano e Commissione europea. Standard & Poor’s oggi è anche chiamata a dare il suo giudizio sulla Germania, mentre Moody’s dovrà diffondere il suo report sulla Francia. Tutte queste valutazioni dovrebbero arrivare a mercati chiusi, quindi non dovrebbero esserci particolari riverberi sulle piazze europee in giornata. In Italia sono previste aste di titolo di Stato: Ctz a due anni e Btp decennale indicizzato all’inflazione. Prima, però, in Francia sarà diffuso il dato sulla fiducia dei consumatori a ottobre. Nel pomeriggio, dagli Usa, arriverà la stima sul Pil del terzo trimestre dell’anno, seguito alle 16:00 dall’Indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan.
Ieri finalmente Piazza Affari è riuscita a chiudere in rialzo, con un +1,78% che ha portato il Ftse Mib a 18.815 punti. Pochi i titoli che hanno terminato la seduta in rosso, tra cui Telecom Italia che ha perso più dell’1,6%. Tra i rialzi da segnalare il +4,78% di Pirelli e il +3,92% di Prysmian. In recupero anche Mediobanca (+3,84%) e Intesa Sanpaolo (+3,77%). Bene anche Fca (+3,39%). Lo spread tra Btp e Bund è sceso a 311 punti base.