Milano in rosso. Dopo un tragico giovedì, con Piazza Affari in caduta libera record a -6%, per il momento, dopo un parziale recupero mattutino (-2%) si torna a scendere in picchiata. Il rischio è di replicare la giornata nera di ieri. Attualmente, il mercato italiano sta sprofondando, con l’indice Ftse Mib a -2,48% a 14.598,73 punti (ma ha anche toccato i -3%), l’All Share a -2,59% e 15.340,24 punti e lo Star a -2,11 a 9356,3 punti. Pessimo anche l’andamento di alcune tra le principali piazze europee. Crollano Francoforte, con il Dax30 a -3,51% e Parigi a -3,62%), mentre Londra contiene i danni a -1,11%. Pessimo il trend della borsa nipponica, che chiude a -2,51%, con il Nikkei a 8.719,24 punti, mentre quella di Seul segna un -6,2% e Mumbai -1,99%. Complessivamente, l’Europa avrebbe volatilizzato 298 miliardi, 20 dei quali Milano, registrando il tonfo peggiore dal  2009. Male, in Italia, in particolare, i titoli bancari, che stanno fungendo da traino negativo nell’attuale tendenza borsistica. Intesa Sanpaolo perde il 4,26% a 1,145 euro, Mps il 2,35% a 0,4398 euro, il Banco Popolare l’1,92% a 1,177 euro e Ubi Banca l’1,18% a 2,674 euro. Per svariati titoli si è resa necessaria la sospensione per eccesso di ribasso, come Exor (-5,29%), Unicredit (-5,29%) e Lottomatica (-4,85%). Per quanto riguarda i titoli di stato del nostro Paese, dopo l’apertura a 287.29 e dopo aver toccato quota 290,  si è verificata la discesa a 280 punti, mentre lo spread fra Bund tedeschi e i Btp è a 283.46 punti. Tra le cause del ribasso, a livello globale, le nefaste previsioni di Morgan Stanley, che ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita mondiale per quest’anno, ipotizzando un incremento del +3,9% invece del +4,2%,mentre quelle per il 2012 passano da +3,8% da +4,5%. A scatenare il panico tra i mercati, la messa in guardia della banca d’affari circa la probabile prossima recessione a livello mondiale. Jp Morgan, invece, vede al ribasso le previsioni sulla crescita dal prodotto interno lordo americano, dell’ultimo trimestre dell’anno, che passa  dal 2,5% all’1%, mentre sul primo trimestre 2012 si passerebbe dallo 0,5% all’1,5%. 



Nel frattempo, gli investitori continuano la loro corsa ad assicurarsi franchi svizzeri come bene rifugio; la divisa elvetica, infatti, è salita ulteriormente dello 0,8% sull’euro, arrivando a quota 1,12865 e sul dollaro, ora a 78,97 centesimi. In salita anche il prezzo dell’oro, bene rifugio per eccellenza, che  raggiunge, a Londra, i  1.863 dollari l’oncia 



 

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