PIAZZA AFFARI CERCA IL RISCATTO
La settimana da un punto di vista macroeconomico non inizia con grandi spunti. Alle 11:00 è prevista l’uscita dell’indice dei prezzi di produzione italiana sia su base annua che mensile, mentre in tarda mattinata c’è l’asta dei Bot con scadenza a 6 mesi. Sicuramente più ricco di spunti economici si presenta il pomeriggio con molti dati in uscita provenienti dagli Stati Uniti. Si attendono infatti l’indice dei prezzi per le spese personali, quello dei prezzi di spesa per i consumi, che si preannunciano quasi sostanzialmente invariati rispetto al riferimento precedente, così come le spese personali relative al mese di settembre. La chiusura di venerdì scorso, -0,7% a 18.683 punti limitando i danni proprio nel finale, è stata l’atto finale di una settimana decisamente negativa per Piazza Affari. Anche se l’ultimo giorno della settimana ha in realtà regalato spiacevoli sorprese più per altri listini che per quello italiano.
Tra le principali piazze europee l’Italia è quindi quella che si è comportata meno peggio, pur con una seduta segnata costantemente dal segno meno, con un minimo di giornata toccato a 18.418 punti e un massimo a 18.726 punti. A pesare sul listino sono state ancora una volta le banche, mentre a salvarsi dalle vendite sono state Pirelli, +1,7%, ed Eni, +1%, che ha preso slancio grazie ai risultati trimestrali ottenuti, superiori alle attese. Malgrado tutto lo spread è sceso: sebbene sia ancora stabilmente sopra quota 300, nella giornata di venerdì il differenziale tra Btp decennali italiani e Bund tedeschi è sceso a 309,8 punti base in calo dell’1.05%.