È una delle più importanti aziende italiane di costruzioni eppure la Astaldi rischia il fallimento: l’agenzia di rating Standard & Poors ha declassato la società con il rating D, di fatto rendendo sull’orlo del fallimento l’azienda italiana. La decisione è stata presa dopo che alla fine della scorsa settimana la Astaldi aveva fatto richiesta di concordato preventivo con il tribunale di Roma, un modo “simile” al fallimento per poter sospendere per tempo determinato il pagamento ai propri creditori. Successiva “stangata” dopo S&P arriva dalla Consob che impedisce anche per i prossimi giorni l’acquisto dei titoli in Borsa della società italiana. Una nota ha voluto poi ribadire che la società non è in fallimento ma ha fatto “solo” richiesta di concordato, ma la crisi è comunque sotto gli occhi di tutti: in forse sono dunque divenute tutte le opere di costruzioni in cui Astaldi è impegnata, la Metro 4 di Milano su tutte. «Le attività dei cantieri per la realizzazione della M4 stanno proseguendo regolarmente», hanno fatto sapere oggi i vertici di M4 Spa dopo il subbuglio creato dalla decisione sul rating e della Consob. Ma i timori rimangono: come riporta Affari Italiani, Astaldi detiene il 9,6% della società concessionaria e del 32% del consorzio CMM4 incaricato dei lavori di costruzione e «lo scorso 28 settembre ha annunciato la richiesta di concordato preventivo “con riserva” per “salvare” l’azienda dagli effetti della mancata vendita del Terzo Ponte sul Bosforo».



SALINI-IMPREGILO SI CANDIDA ALL’ACQUISTO

Il sindaco di Milano Beppe Sala ha fatto sapere in una nota che «Ad oggi non abbiamo notizie certe. Quello che faremo in giornata, sia noi che il consorzio M4, è chiedere spiegazioni della situazione per aver la conferma che si vada avanti bene. Il punto è che soprattutto negli ultimi mesi si è proceduto con grande speditezza per recuperare un po’ di tempo perso che si trova quando si scava. Sarebbe un peccato. Al momento l’unica cosa che facciamo è che chiederemo spiegazioni ad Astaldi». In attesa di capire nelle prossime ore cosa avverrà in casa Astaldi, una possibile luce in fondo al tunnel potrebbe essere rappresentata dall’interesse di Salini Impregilo sul possibile acquisto: «Salini Impregilo  nell’ambito della strategia di consolidamento della propria posizione di leadership nel settore delle grandi opere infrastrutturali valuta continuamente ogni opportunità di crescita», si legge nel comunicato, non prima di affondare il colpo «In linea con tale strategia, la società sta seguendo con attenzione le evoluzioni riguardanti le società operanti nel settore delle costruzioni all’estero e in Italia, e tra queste anche il gruppo Astaldi». Questo non significa che domani avverrà il passaggio ma che “semplicemente” l’interesse c’è ed è piuttosto “forte”.

Leggi anche

Fossati Serramenti, un'eccellenza centenaria a Pensa in Grande/ L'intuizione di Giovanni Fossati sul PVCUE-MERCOSUR/ Bruxelles stretta tra i dazi di Trump e le proteste degli agricoltori