Tre offerte per Alitalia: sono quelle di Ferrovie dello Stato, easyJet e Delta Airlines. Ad annunciarlo i commissari straordinari della compagnia italiana, precisando che due proposte sono vincolanti, cioè quelle di Fs e Delta, mentre quella di easyJet è una manifestazione di interesse non vincolante. Nella nota hanno spiegato anche che nei prossimi giorni «provvederanno a esaminare in dettaglio la documentazione ricevuta e successivamente a trasmettere le proprie determinazioni al ministero dello Sviluppo economico». In corsa da quasi un anno nella procedura di vendita in consorzio con la statunitense Delta, la compagnia inglese ha confermato la propria manifestazione di interesse per Alitalia con un comunicato ufficiale. «È coerente con l’attuale strategia di easyJet per l’Italia. Data la natura del processo il contenuto della manifestazione di interesse è soggetto a vincoli di riservatezza». Ma in questa fase non ci sono certezze riguardo l’esito dell’operazione: «easyJet fornirà ulteriori aggiornamenti se e quando lo riterrà opportuno».



ALITALIA, LUFTHANSA: NO A PARTECIPAZIONE STATALE

L’offerta di Ferrovie dello Stato per l’acquisto dei rami d’azienda di Alitalia-Sai e Alitalia Cityliner stabilisce che venga fatto un piano industriale nel corso di una “confirmatory due diligence”, per individuare soggetti privati e istituzionali interessati. Ma Fs si riserva di costituire una società anche con la compartecipazione di un primario vettore aereo.Lufthansa invece è rimasta sulle posizioni di qualche giorno fa. «Ribadiamo che non investiremo nella società se questa sarà partecipata dal governo italiano o da una azienda di Stato», ha spiegato la compagnia in una nota. Pur essendo molto importante il mercato italiano e pur avendo interesse nella ristrutturazione di Alitalia, la compagnia non muove i “paletti”. «Possiamo comunque immaginare di avere in futuro un accordo commerciale», ha aggiunto Lufthansa. Ma il ministro dell’Economia Giovanni Tria ieri, in audizione in Parlamento, aveva detto che l’intervento di Ferrovie dello Stato nell’operazione Alitalia «avviene in piena autonomia sulla base della sostenibilità economico-finanziaria del piano». Di fatto Tria aveva respinto le accuse di dirigismo nelle scelte della controllata.

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