Dopo la giornata nera di ieri, l’avvio delle Borse in Italia provocano un leggero rialzo dei FtseMib ma soprattutto un calo dello spread che è tornato sotto i 300 punti (a 298, ndr) con il rendimento del decennale italiano al 3,54%. Al momento, le stime sul Pil italiano “tagliate” dal Fondo Monetario Internazionale (qui tutti i dettagli) non sembrano influire troppo negativamente sugli investitori anche se occorrerà osservare l’andamento di tutta la giornata dei mercati per saperne di più. Intanto fa discutere un retroscena rivelato ieri sera a Otto e Mezzo dall’ex premier Mario Monti: in piena crisi dello spread, il senatore a vita racconta di aver ricevuto una telefonata da George Soros «voleva suggerirmi di chiedere aiuto all’Europa ma noi volevamo evitare di far entrare la Troika e non seguimmo quel consiglio. Ma Soros era molto preoccupato per la situazione italiana». L’ex premier lo racconta per dire di come l’investitore ungherese fosse preoccupato per la crisi italiana, ma in molti ci leggono una “giusta lettura” quella data da Salvini per cui la crisi di oggi, come quella del 2011, vede molti speculatori “interessati” alle nostre aziende e ai nostri titoli. 



SPREAD 8 OTTOBRE SI FERMA A 303 PUNTI

Lo spread Btp-Bund si ferma a 303 punti base dopo una giornata nerissima per i mercati italiani in Borsa (Piazza Affari chiude come peggiore in Ue a -2,43%): dopo la bocciatura Ue della Manovra italiana prosegue il momento di alta tensione tra Roma e Bruxelles, alimentato dallo scontro tra Salvini-Le Pen e i vertici Ue. Mentre Matteo Renzi torna ad attaccare il Governo con un altro tweet al veleno – «Stanno scherzando col fuoco. E il conto lo pagheremo tutto, fino all’ultimo centesimo, noi cittadini italiani» – da segnalare sono certamente le dichiarazioni di Paolo Savona, Ministro per gli Affari Ue, dopo la reazione alla Manovra finanziaria. «La speranza è che non ci sia uno scontro in Europa che si traduca in una crisi finanziaria. Con l’instabilità politica in Italia succederebbe qualcosa di veramente grave in Europa e nel mondo»; non solo, secondo Savona sebbene la prova dei mercati sia stata superata abbastanza bene in questi giorni, «In un sistema in cui la politica monetaria sta diventando cautelativa e lo sviluppo economico tende a scendere, l’Europa continua a tenere il pilota automatico. E’ come se una nave che sa di andare contro un iceberg continuasse comunque ad azionare il pilota automatico». 



ITALIA ESPOSTA AI MERCATI

Un lunedì all’insegna dell’alta tensione per quanto riguarda lo spread: dopo aver sfondato il muro dei 300 punti e aver sfiorato quota 310, il Btp-bund decennale rallenta a 304, a fine mattinata, ma resta comunque in fortissimo aumento se si considera che soltanto venerdì scorso, in chiusura di settimana, i livelli del differenziale si erano attestati a quota 279. Un aumento di quasi 30 punti dunque, che non fa che accrescere le preoccupazioni sui titoli di Stato italiani. Come riportato dall’Ansa, anche lo spread sul Btp a cinque anni, quello cioè più a breve scadenza, è volato a 300 punti base, a pochissima distanza dal 10 anni, “con un appiattimento della curva dei rendimenti che segnala l’allarme crescente dei mercati”. I valori odierni rappresentano un massimo negativo che non si registrava dallo scorso maggio, quando le difficoltà nella formazione del governo avevano esposto l’Italia sui mercati. (agg. di Dario D’Angelo)



SPREAD MAI COSI’ ALTO DA 5 ANNI A QUESTA PARTE

Giornata di tensioni, come era prevedibile, a Piazza Affari e dintorni a seguito dell’invio della oramai famigerata lettera da Bruxelles all’esecutivo italiano in cui non si boccia ma certo vi sono diversi rilievi alla Manovra economica da poco messa a punto. Infatti, non solo andati in sofferenza tutti i titoli bancari, che hanno perso in modo pesante, ma è tornato a salire anche lo spread col differenziale di rendimento tra Btp e Bund tedeschi che ha sforato il tetto dei 300 punti e attestandosi, dopo il suo massimo (310), a livelli record che in Italia non si registravano da circa 5 anni. “Se volessi pensare male, penserei che dietro allo spread di questi giorni ci sia più di una manovra di speculatori alla vecchia maniera come George Soros che puntano sul crollo del Paese per comprarsi a livello di saldo le aziende sane” è stato il commento a caldo quest’oggi di Matteo Salvini in merito alle ultime fibrillazioni in Borsa. (agg. R. G. Flore)

RENZI CONTRO DI MAIO E SALVINI

Dopo le accuse di Salvini agli “speculatori” che fanno alzare lo spread italiano, Matteo Renzi scende di nuovo in campo (social) per attaccare i due vicepremier che reggono le sorti del governo gialloverde: «Sale lo spread, oltre quota 300 (noi lo avevamo portato sotto quota 100). Salvini dice che è colpa di Soros e che lui va avanti. Il danno economico di questa #ManovradelPopolo lo pagheranno le famiglie, il ceto medio, i bisognosi ma lui ripete orgoglioso “Me ne frego”». Il giornalista de La Stampa tra i “nemici” del Movimento 5 Stelle, Jacopo Iacoboni, si scaglia questa volta contro l’accusa di Salvini sugli speculatori “alla Soros” e scrive su Twitter, poi ripreso anche da Renzi, «Commento di Salvini: “Se volessi pensare male direi che dietro c’è una manovra di speculatori alla Soros che puntano a comprare le aziende sane rimaste, a prezzi di saldo”. Tolto il complottismo sfrenato, è descritto involontariamente quale sarà l’esito prodotto dalla Legastella». 

L’ALLARME DI CREDIT SUISSE: “DAI 400 IN SU NON SOSTENIBILE”

Lo spread sfonda la soglia psicologica dei 300 punti e sfiora addirittura quota 310, fermandosi a 309,8 punti ma rendendo benissimo l’idea dell’allarme scattato nei mercati dopo le ultime scelte del governo Lega-M5s in materia economica. Per vedere dei numeri così alti per quanto riguarda il differenziale di rendimento tra Btp e Bund bisogna andare indietro di 5 anni. Anche il rendimento del decennale preoccupa non poco attestandosi al 3,62%, il livello più alto registrato dal gennaio 2014. Come riportato dall’Ansa, gli alti livelli di spread hanno di fatto affossato Piazza Affari,  dove il Ftse Mib cede il 2,48%, travolto dal crollo dei bancari, con Carige che cede il 6,8%, Banco Bpm il 6,5% e Mps il 5,4%. Intanto il Credit Suisse in un report sulle banche italiane lancia un monito:”Se lo spread dovesse allargarsi ulteriormente le banche italiane potrebbero essere costrette a nuovi aumenti di capitale”. Come riportato dall’Huffington Post, “lo spread sopra 400 punti base non è sostenibile. Un ampliamento di 200 punti base dai 238 di fine giugno ridurrebbe in media il Cet1 (principale indicatore di solidità patrimoniale, ndr) di 66 punti base, dal 12,53% a 11,87%” per le banche monitorate da Credit Suisse, “facendo scattare aumenti di capitale”. (agg. di Dario D’Angelo)

SPREAD SFONDA QUOTA 300

Prima di mezzogiorno lo spread – il differenziale Btp/Bund – si è sfondata quella quota 300 punti base che negli ultimi giorni era visto come lo “spettro” minacciato dagli oppositori al Governo Lega-M5s dopo la presentazione (e bocciatura in sede Ue) della Manovra Economica. I mercati sono i fibrillazione, la Borsa a Piazza Affari va giù in mattinata anche se va detto perde “solo” il 2%: che il Def abbia agitato l’Unione Europea e dunque anche i mercati continentali, non è una novità. Che però lo spread continui a risalire, bruciando miliardi e aumentando il “costo” del nostro debito pubblico, ecco questo è un dato che il Governo gialloverde dovrà prendere in seria considerazione per i prossimi mesi. Di Maio ha “sentenziato” ieri che da maggio, con le elezioni europee, molto cambierà e le regole pure: Salvini oggi ha ribadito (qui sotto tutti i dettagli) che non lo spaventano i differenziali tra Italia e Germania, ma Piazza Affari intanto soffre l’andamento lento delle proprie contrattazioni. Secondo Milano Finanza, «Si allarga di oltre 10 punti base, a 304 punti, anche lo spread Btp-Bund, con il rendimento del decennale italiano che si attesta al 3,54%»: banche in calo per colpa dello spread, con Carige sospesa, Mps e Banco Bpm che perdono tutte tra il 5 e il 6,5%.

SALVINI: “SPREAD? NOI ANDIAMO AVANTI”

La bocciatura della Manovra italiana e le “minacce” di infrazioni se dovesse venir approvata con quel deficit al 2,4%, ha fatto salire lo spread anche se al momento non si toccano le crisi verticali del 2011-2012: resta durissima la reazione di Salvini che oggi, incontrando a Roma la leader della destra francese Marine Le Pen, ha sentenziato «è in corso una manovra finanziaria di speculatori alla vecchia maniera come 25 anni fa Soros per comprarsi in saldo le aziende italiane». Per il vicepremier della Lega lo spread che sale a 300 punti base è «uno scontro tra l’economia reale e l’economia virtuale, fra la vita vera e la realtà finanziaria. Se volessi pensare male penserei che coloro che stanno agitando il fantasma dello spread lo fanno  perché un’Italia che torna a crescere non è un’Italia pronta a svendere le sua aziende». In conclusione, Salvini non si tira indietro e a nome del Governo e del silente premier Conte annuncia «non torneremo indietro. A maggio avremo finalmente qualcuno a Bruxelles che aiuta».