PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in rialzo dell’1,06% e sul listino principale troviamo in rosso Atlantia (-1,36%), Azimut (-1,02%), Banca Generali (-0,95%), Bper (-2%), Brembo (-0,2%), Cnh Industrial (-0,05%), Exor (-0,54%), Ferrari (-0,27%), Fineco (-0,28%), Generali (-0,17%), Prysmian (-1,09%) e Unipol (-0,79%). I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+2,15%), Banco Bpm (+1,13%), Eni (+2,63%), Fca (+1,05%), Ferragamo (+2,57%), Intesa Sanpaolo (+2,19%), Moncler (+1,98%), Pirelli (+1,89%), Saipem (+3,33%), Snam (+2,24%), Telecom Italia (+2,1%), Tenaris (+3,35%), Terna (+1,9%) e Unicredit (+1,2%). Fuori dal listino principale Astaldi chiude con un +21,52%, mentre Innovatec cede l’11,87%. Il cambio euro/dollaro risale verso quota 1,15, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 300 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:40
La Borsa italiana guadagna lo 0,7% e sul listino principale troviamo in rosso Atlantia (-0,9%), Azimut (-1%), Banca Generali (-0,9%), Bper (-2,6%), Brembo (-0,2%), Campari (-0,4%), Exor (-0,4%), Ferrari (-0,7%), Fineco (-0,2%), Leonardo (-0,1%), Luxottica (-0,6%), Mediobanca (-0,2%), Prysmian (-1,4%), Stm (-0,5%), Ubi Banca (-0,5%) e Unipol (-0,6%). Cnh Industrial, invece, si trova in parità. I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+1,4%), Banco Bpm (+1%), Buzzi (+1,8%), Eni (+2,8%), Fca (+0,7%), Ferragamo (+1,3%), Intesa Sanpaolo (+1,2%), Italgas (+0,8%), Pirelli (+2,2%), Poste Italiane (+0,7%), Saipem (+2,4%), Snam (+1,6%), Telecom Italia (+1,1%), Tenaris (+1,9%), Terna (+0,8%) e Unicredit (+1,1%). Fuori dal listino principale Risanamento sale del 16,7%, mentre Gequity cede il 5,8%. Il cambio euro/dollaro scende a quota 1,145, mentre lo spread tra Btp e Bund resta a 307 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:40
La Borsa italiana sale dello 0,1% e sul listino principale troviamo in rosso Atlantia (-0,8%), Azimut (-0,8%), Banco Bpm (-0,1%), Bper (-1,9%), Brembo (-0,2%), Campari (-0,4%), Cnh Industrial (-0,2%), Enel (-0,1%), Exor (-0,3%), Ferragamo (-0,5%), Ferrari (-0,7%), Generali (-0,4%), Luxottica (-0,1%), Mediobanca (-0,7%), Poste Italiane (-0,3%), Prysmian (-1,1%), Recordati (-0,1%), Stm (-0,3%), Telecom Italia (-0,3%), Ubi Banca (-1,2%), Unicredit (-0,4%), Unipol (-0,8%) e UnipolSai (-0,2%). Italgas, invece, si trova in parità. I rialzi più significativi sono quelli di Buzzi (+1,4%), Eni (+1,8%), Leonardo (+0,7%), Pirelli (+1%), Saipem (+1,7%) e Tenaris (+1,9%). Fuori dal listino principale Risanamento sale del 6,4%, mentre Prima Industrie cede il 5,9%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,15, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 307 punti base.
PIAZZA AFFARI CERCA IL RIMBALZO
Pochi i dati rilevanti nella giornata di oggi da un punto di vista macroeconomico. L’unico degno di nota proveniente dalla Germania è il saldo della bilancia commerciale relativo al mese di agosto. Allo stesso modo anche dagli Stati Uniti non si attendono uscite in grado di scomodare i mercati con il rapporto sull’ottimismo nelle piccole imprese e le aste dei Buoni del Tesoro con diverse scadenze. Ieri è stata una giornata nera per le borse europee, con Piazza Affari peggiore in assoluto. Il Ftse Mib è partito subito in calo, ma la situazione è andata peggiorando nel corso della seduta, il massimo di giornata, 20.175 punti, è infatti coinciso proprio con l’apertura, mentre il minimo a 19.812 punti, molto vicino alla chiusura che con un -2,43% si è attestata a 19.851 punti.
I cali più consistenti sono stati quelli di Banco Bpm (-6,47%), Ubi Banca (-5,82), Mediobanca (-4,67%) e Unicredit (-3,56%) e tutte le altre che non hanno avuto cali inferiori al 2%, ma nessun titolo si è in realtà salvato dall’ondata di ribassi che ha colpito Piazza Affari se si pensa che l’unico titolo a chiudere in positivo di tutto il Ftse Mib è stato Recordati con un +0,54%. Hanno faticato anche i petroliferi (Eni a -2,59%, Saipem a -2,81% e Tenaris, più contenuto il suo calo, -0,48%) a causa dei realizzi che ci sono stati sul petrolio. Più contenute le vendite su Luxottica (-0,74%) sulla quale si è espressa Kepler Cheuvreux con il rating di buy confermato. Il differenziale tra Btp decennale italiano e Bund tedesco è schizzato a 306 punti basi, con un’impennata del 7,03%.