Le indiscrezioni si rincorrono da tempo: la Regione Lombardia sta studiando la possibilità di far confluire in una nuova holding le sue partecipazioni di maggioranza nel polo Ferrovie Nord Milano e nel gestore autostradale Milano-Serravalle e avrebbe sondato F2I – Sgr infrastrutturale della Cassa depositi e prestiti – per la possibile adesione a progetto che coinvolgerebbe Autostrade Lombarde (Brebemi, con socio di riferimento Intesa Sanpaolo). Alle valutazioni preliminari – in corso direttamente fra il presidente della Regione, Attilio Fontana, e l’Ad di F2I Renato Ravenelli – guarderebbero con attenzione sia UniCredit che la stessa Intesa.
F2I è stata promossa nel 2007 dalla Cdp e ha fra i suoi azionisti alcune importanti Fondazioni bancarie e casse previdenziali, UniCredit e Intesa Sanpaolo e investitori internazionali come la China Investment Corporation e il National Pension Service della Corea del Sud. Dopo aver collocato sul mercato due fondi d’investimento infrastrutturale per complessivi 3 miliardi, F2I ha appena concluso la sottoscrizione di un terzo fondo per oltre 3 miliardi, con nuovi sottoscrittori da Singapore e dal Canada. L’obiettivo rimane l’arricchimento di un portafoglio di investimento che al momento comprende già quote rilevanti in aeroporti italiani (Sea, Bologna, Torino, Napoli, Alghero), aziende energetiche e ambientali di vari segmenti, tlc (Ei Towers) oltre ad alcune piccole quote autostradali (Serenissima, Autovie Venete, Brennero e Cisa).
A questo segmento avrebbe dovuto aggiungersi pochi mesi fa il pacchetto di controllo di Brebemi, ma il caso Genova ha posto il dossier prima in stand by poi sul tavolo del cantiere di “Lombardia Infrastrutture”. Un’ipotesi di lavoro che segnala come la galassia Cdp si sia rimessa rapidamente in moto dopo il ricambio dei vertici maturato la scorsa estate (con Massimo Tononi alla presidenza e Fabrizio Palermo come nuovo Ad) dopo un confronto fra il nuovo Governo giallo-verde e le Fondazioni Acri di Giuseppe Guzzetti. Ravanelli è al vertice di F2I dal 2014 dopo un’importante esperienza come top manager alla multiutility lombarda A2A.
È immediatamente evidente il rilievo non solo locale della possibile maturazione di un progetto che pare ben avviato. La partnership infrastrutturale fra la Regione e una porzione del sistema-Cdp molto vicino a grandi banche milanesi e alle grandi Fondazioni del nord, ma aperto a grandi investitori internazionali creerebbe una serie vasta di effetti sinergici e acceleratori. Milano e la Lombardia accentuerebbero il loro ruolo baricentrico per la “Cdp del Nord” proprio quando invece le mosse del ministero delle Infrastrutture – a guida M5S – sono oggetto di crescenti critiche: da un lato per il tentativo di salvataggio di Alitalia attraverso Fs; dall’altro per la gestione problematica del dopo-crollo a Genova. È chiaro fra l’altro che “Lombardia Infrastrutture” potrebbe rappresentare un’opzione risolutiva per un riassetto del polo Atlantia-Aspi, a maggior ragione dopo la scomparsa di Gilberto Benetton.