Oggi è entrato in vigore il nuovo regolamento UE che di fatto rimuove quello che per molti utenti era l’odioso geoblocking sugli acquisti online, e non solo, effettuati nell’eurozona: da adesso sarà possibile eseguire tali transazioni in tutti i Paesi che aderiscono alla UE anche se non si ha la residenza nello Stato del venditore. Ad ogni modo, come ricordano alcuni siti specializzati, vi sono tuttavia delle piccole eccezioni e che riguardano ad esempio infatti che il geoblocking continuerò a valere quando sussistono “ostacoli oggettivi” come ad esempio costi extra. Non solo: infatti il nuovo regolamento non si applicherà né a quei prodotti coperti da copyright né agli audiovisivi e in questo caso torna alla mente il caso di Netflix, dato che si continuerà a non poter sottoscrivere un abbonamento dall’Italia in un altro dei Paesi UE. (agg. di R. G. Flore)
COSA CAMBIA DA OGGI
La giornata di domani sarà a suo modo storica: con il 3 dicembre infatti scatta la fine del “geoblocking”, ovvero sarà possibile compiere acquisti e shopping online senza più frontiere Ue-Usa, Ue-Asia e così via. Sarà infatti possibile a partire dalla mezzanotte fare acquisti senza più essere bloccati perché non si risiede nello Stato del venditore o semplicemente perché si effettua il pagamento con una carta di credito: ergo, se da domani vorrete approfittare di offerte presenti su Amazon Usa o su Ali Baba non solo sarà possibile ma sarà anche molto semplice. Con le nuove regole europee che vietano la pratica dei “blocchi geografici” (per l’appunto, il geoblocking) si potrà ora non avere di fatto più limiti nelle vendite online, esattamente come avviene ormai da diverso tempo con la rivoluzione della globalizzazione che ha portato un consumatore a poter effettuare un acquisto in qualsiasi negozio del mondo e senza alcun “blocco” sulle proprie carte di credito straniere. Ora anche l’online supera l’ultimo ostacolo e diviene a tutti gli effetti “come il mondo reale”.
STOP GEOBLOCKING: ECCO COSA CAMBIA DAL 3 DICEMBRE
Con le nuove norme sullo stop al geoblocking, l’Unione Europea e le altre istituzioni internazionali hanno concordato che i siti di shopping online con più versioni a seconda del Paese, non potranno più “reindirizzare” i clienti né rifiutarsi di vendere le offerte promozionali a persone che si collegano da altri Paesi. «Nel 2015, il 63 percento dei siti web non consentiva agli acquirenti di comprare da un altro Paese Ue, con la conseguenza che due terzi dei consumatori che voleva acquistare online era impossibilitata a farlo. Dal prossimo 3 dicembre porremo fine a questa pratica», spiega la commissario per il Mercato Interno Elżbieta Bieńkowska, quella per l’Economia digitale Mariya Gabriel in aggiunta alla nota del vicepresidente Commissione Ue per il Mercato Unico Digitale Andrus Ansip, «La fine del blocco geografico rappresenta un altro passo essenziale per rendere il mercato digitale una realtà, favorendo concreti benefici per i cittadini». Con questa nuova “rivoluzione” si cerca di replicare quella che ha cambiato la vita di molti con soli benefici avvenuta nel giugno 2017 attraverso la fine dei sovraccosti del roaming per l’utilizzo di internet all’estero.