IN BORSA CHIUDE SOTTO I 3,6 EURO

Mps chiude la giornata in Borsa con un calo del 5%, restando così sotto i 3,6 euro ad azione. La Confconsumatori intanto porta avanti la sua campagna per assistere i detentori dei bond subordinati di Montepaschi che hanno perso gran parte dei loro risparmi. A Grosseto, scrive maremmanews.it, sono già tre le famiglie che hanno deciso di rivolgersi all’associazione di consumatori avendo subito perdite di non poco conto, considerando che gli investimenti erano su titoli emessi in Lussemburgo per investitori istituzionali con taglio minimo da 50.000 euro. “Tra l’altro si tratta di persone anziane (anche 85enni) assolutamente avulse alla speculazione finanziaria anzi, in un caso, al primo investimento della vita per i quali i dipendenti della Banca hanno consigliato subordinate (titoli complessi e illiquidi) che non erano destinati – in fase di emissione – alla clientela retail (comune)”, si legge sul quotidiano online locale.



LE PAROLE DI FRANCI (M5S) SUI CONTI 2017

Arriva la reazione in Borsa ai conti 2017 di Mps: il titolo cede il 4,9%, scendendo sotto i 3,6 euro ad azione. Leonardo Franci, candidato del Movimento 5 Stelle alla Camera nel collegio di Siena, ritiene che “i numeri che vengono fuori” dal bilancio 2017 di Montepaschi “non sono quelli giusti, soprattutto quando noi cittadini abbiamo dato dei soldi perché questa struttura potesse continuare a operare”. Secondo quanto riporta ilcittadinoonline.it, il pentastellato ritiene che sia giusto far arrivare soldi pubblici alla banca, “ma il presidio e il controllo che si devono avere su Mps sono qualcosa di diverso. A maggior ragione quando abbiamo agito sul conto economico soltanto dal lato dei costi e mai dal punto di vista di gettito commissionale e raccolta netta”. Sienafree.it riporta delle dichiarazioni di Franci e Donella Bonciani, anche lei candidata M5S, secondo cui “su Monte Paschi alcuni ci hanno raccontato di una ancora diffusa omertà e mancata consapevolezza relativa alle responsabilità politiche del centrosinistra e anche di quel centrodestra che qui si mostra con il volto più duro ma ha banchettato sul tavolo Mps all’epoca di Antonveneta”.



LE PAROLE DI BARIATTI E PADOAN

Mps ha chiuso il 2017 con una perdita netta di 3,5 miliardi di euro. Secondo Stefania Bariatti, Presidente di Montepaschi, si tratta di una perdita “necessaria, a seguito delle operazioni che abbiamo realizzato sugli Npl”. Di fatto un risultato dovuto a “voci straordinarie” che “non avrà più impatto sui conti futuri”. In qualche modo, quindi, è come se la banca toscana si trovasse a un anno zero, a causa dell’operazione di dismissione dei crediti deteriorati in una quantità che non si era mai registrata in precedenza in Europa. “La fase degli Npl è finita, adesso lavoriamo sui crediti Utp ‘Unlike to Pay’, che per noi rappresentano il prossimo obiettivo”. L’auspicio è che su questo fronte non si debbano registrare delle perdite e che nel frattempo Mps riesca a recuperare redditività, in modo da evitare ogni possibile risultato negativo che potrebbe avere anche effetti sul personale, visto che l’Europa ha previsto delle clausole di salvaguardia che fanno scattare dei tagli ai costi nel caso di risultati inferiori a quelli concordati.



Intanto Pier Carlo Padoan ha usato toni ottimistici su Mps, spiegando che con la razionalizzazione dei costi e l’accelerazione commerciale, dopo la cessione dei crediti in sofferenza, la banca si è rafforzata. Il ministro dell’Economia e delle Finanze ha anche spiegato di ritenere prematuro parlare dei tempi di uscita dello Stato dal capitale di Montepaschi. Ma ha tuttavia detto che è impossibile pensare che la quota pubblica resti sempre quella attuale. L’importante è continuare sulla strada del risanamento dei conti.