Cosa sono e come funzionano i Bitcoin?
A queste domande ha provato a dare una risposta il programma Le Iene, che ha fatto un viaggio attraverso la criptomoneta che potrebbe cambiare la nostra vita. Partiamo dalla definizione: è una criptovaluta digitale, una moneta che viene scambiata indipendentemente dai circuiti bancari. Perché viene chiamata moneta se è immateriale? Perché ha un valore determinato dal mercato. I Bitcoin però sono come l’oro, perché sono destinati ad avere un limite, ed è questo che garantirebbe al Bitcoin un aumento del suo valore. La vera rivoluzione del Bitcoin è che nessuno può gestirli: le banche non intervengono, quindi dà sovranità finanziaria a chiunque. Per escludere la presenza di un intermediario, infatti, c’è un registro pubblico, il cosiddetto “blockchain”. La transazione è visibile a tutti, ma la privacy resta tutelata attraverso la crittografia. “I soldi che sono in banca non sono tuoi, i Bitcoin sì. Nessuno può cambiare le regole, è un sistema incorruttibile”, ha dichiarato Franco Cimatti, fondatore di Bitcoin Foundation Italia. Anche con la criptovaluta però può essere usata per scopi illeciti, non per questo però è di per sé un sistema negativo. Dipende sempre da come viene usato. Peraltro è un sistema “volatile”, legato alla crescita o contrazione del suo valore… (agg. di Silvana Palazzo)
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BITCOIN, QUALI SONO I PRO E I CONTRO?
Il fenomeno del Bitcoin è ormai esploso da tempo: la moneta virtuale secondo alcuni esperti potrebbe essere in grado di risollevare le sorti di molte realtà commerciali e non solo. Anche i semplici cittadini potrebbero ritrovare un benessere economico ormai perduto grazie all’utilizzo di questa particolare valuta, accettata da molti esercizi a livello internazionale. L’attenzione verso i Bitcoin o le criptovalute continua a crescere e non solo da parte di chi ha deciso di investire in questo valore, ma anche di hacker e abusivi. Negli ultimi mesi starebbe crescendo infatti la produzione illecita della valuta, che grazie a software particolari si avvale della potenza di reti informatiche all’insaputa delle vittime. Secondo la relazione di Check Point Software Technologie, sottolinea l’Ansa, nell’arco di tempo fra lo scorso luglio e dicembre si sarebbe verificato un vero e proprio boom del mining, tanto che un’azienda su cinque si è ritrovata nella rete degli hacker. Matteo Viviani approfondirà il problema all’interno della puntata de Le Iene di questa sera, mercoledì 14 febbraio 2018, per fare luce sul funzionamento del Bitcoin e sulla lista di pro e contro che potrebbe rispondere ad un’importante domanda: le criptovalute possono migliorare le vite dei cittadini? L’inviato incontrerà Franco Cimatti, il fondatore di Bitcoin Foundation Italia e gli specialisti del settore, oltre a giovani imprenditori che si sono già avviati su questa strada. Non mancherà inoltre una visita sul campo, in quella che ormai viene definita la Bitcoin Valley italiana, ovvero un’area di Rovereto, in provincia di trento, dove diversi esercizi commerciali accettano i Bitcoin come forma di pagamento.
I RISCHI DELLA CRIPTOVALUTA
I Bitcoin sembrano ormai diventati meta delle speranze di molti cittadini e imprenditori, ma il suo sviluppo è davvero così dorato? Secondo Eiopa, responsabile assicurazioni, Esma, responsabile mercati mobiliari, e Eba, responsabile banche, lo scenario non è così roseo come sembra. In questi giorni i consumatori sono stati infatti avvisati dell’alto rischio che si incorre nell’acquisto della criptovaluta, ma anche nel suo possesso. La preoccupazione è aumentata soprattutto per via del crescendo dell’interesse dell’opinione pubblica, che ha spinto un grande numero di persone ad investire in valute virtuali e sull’accrescimento del loro valore. Gli ultimi mesi, sottolinea Il Sole 24 Ore, hanno visto invece il settore subire un crollo considerevole, dagli apici di metà dicembre con un capitale di 800 miliardi di dollari fino al suo dimezzamento a pochi mesi di distanza. Un investimento quindi fin troppo volatile perché si possa pensare ad un investimento a lungo termine. Le tre autorità consigliano quindi di considerare a priori l’alto rischio di poter perdere gran parte dell’investimento, se non tutto il capitale. Uno scenario che diventa ancora più allarmante se si pensa a quanto sta avvenendo in questi giorni in un piccolo paese dell’Islanda, che rischia di rimanere al buio per via della presenza eccessiva di supercomputer di società incaricate del conio della criptovaluta.