PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,08% e sul listino principale troviamo in rosso A2A (-1,05%), Atlantia (-1,01%), Azimut (-0,36%), Brembo (-2,86%), Buzzi (-0,05%), Campari (-3,25%), Cnh Industrial (-1,71%), Eni (-0,3%), Ferragamo (-0,48%), Ferrari (-0,67%), Italgas (-0,73%), Leonardo (-0,5%), Luxottica (-3,01%), Prysmian (-0,5%), Recordati (-0,67%), Saipem (-1,2%), Snam (-1,49%), Telecom Italia (-0,81%), Tenaris (-0,93%), Terna (-0,86%), Unipol (-0,39%) e Yoox (-0,13%). Pirelli chiude invariata, mentre i rialzi più consistenti sono quelli di Fca (+1,32%), Fineco (+1,08%), Mediaset (+0,76%), Moncler (+1,94%), Poste Italiane (+5,8%), Stm (+0,99%), Ubi Banca (+0,71%) e Unicredit (+1,45%). Fuori dal listino principale Il Sole 24 Ore chiude con un +15,32%, mentre Autostrade Meridionali cede il 6,03%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,225, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 133 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:45

La Borsa italiana guadagna lo 0,2% e sul listino principale troviamo in rosso A2A (-0,4%), Atlantia (-0,7%), Azimut (-0,1%), Brembo (-2,2%), Campari (-1,3%), Cnh Industrial (-1,5%), Exor (-0,1%), Ferrari (-0,1%), Leonardo (-0,6%), Luxottica (-2,8%), Pirelli (-0,1%), Prysmian (-1,5%), Snam (-1%), Telecom Italia (-0,3%), Tenaris (-0,3%), Terna (-0,6%), Unipol (-0,1%) e Yoox (-0,1%). Ferragamo e UnipolSai si trovano in pareggio, mentre i rialzi più consistenti sono quelli di Banca Generali (+1,2%), Bper (+0,6%), Buzzi (+0,7%), Fca (+1,2%), Fineco (+0,8%), Intesa Sanpaolo (+0,8%), Mediaset (+2,2%), Mediobanca (+0,8%), Moncler (+2,8%), Poste Italiane (+5,9%), Stm (+0,9%) e Unicredit (+1,2%). Fuori dal listino principale Il Sole 24 Ore sale dell’8,8%, mentre Energy Lab cede il 6,6%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,23, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 134 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:25

La Borsa italiana cede lo 0,2% e sul listino principale troviamo in rialzo solo Bper (+0,4%), Campari (+0,1%), Ferragamo (+0,3%), Ferrari (+0,1%), Italgas (+1,1%), Mediaset (+1,4%), Mediobanca (+0,3%), Moncler (+3%), Poste Italiane (+5,2%), Stm (+0,3%) e Unicredit (+0,2%). Exor si trova in pareggio, mentre i ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-0,9%), Brembo (-1,3%), Buzzi (-1,3%), Cnh Industrial (-1,5%), Leonardo (-1,6%), Luxottica (-1,9%), Pirelli (-1,5%), Prysmian (-0,6%), Snam (-0,8%), Tenaris (-1,1%) e Terna (-1%). Fuori dal listino principale Triboo sale del 7,2%, mentre Energy Lab cede il 7,3%. Il cambio euro/dollaro sale sopra quota 1,23, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 134 punti base.



PIAZZA AFFARI PUNTA A QUOTA 23.000

Giornata con pochissimi dati macroeconomici quella di oggi. In prima mattinata la vendite al dettaglio in Australia per il mese di gennaio: le attese sono per un decremento dello 0,2%, un dato comunque in miglioramento rispetto al mese di dicembre. Infine, alle 16:00, gli ordinativi alle fabbriche negli Stati Uniti per il mese di gennaio: il consensus prevede un dato più o meno in linea con la precedente rilevazione che aveva fatto segnare un incremento dell’1,7%. Per la sera l’importante novità però della settimana: mercoledì era previsto il primo discorso di Powell, nuovo presidente della Fed, alle camere statunitensi. Il discorso tuttavia è stato anticipato a oggi. 

Piazza Affari ieri ha chiuso con un rialzo dello 0,15% a quota 22.706 punti. L’esordio era stato molto positivo con il Ftse Mib che era arrivato a guadagnare oltre mezzo punto percentuale. Durante la seduta, tuttavia, nonostante l’apertura dei mercati americani in maniera molto positiva, Milano ha perso slancio rispetto alle altre borse, virando in negativo per poi agguantare una chiusura sopra la parità. A livello di titoli, i bancari, ancora una volta, sono risultati misti: la peggiore è stata Ubi Banca che ha ceduto l’1,38%. Male anche Unicredit che in chiusura ha perso lo 0,24%. Praticamente, invariata, invece, Intesa Sanpaolo. In calo anche Fiat che ha perso mezzo punto percentuale. Chiusura positiva anche per Ferrari. Lo spread fra Btp e Bund ha subito una forte contrazione, tornando ampiamente sotto i 140 punti base, attestandosi a 136,4 punti. In calo anche il rendimento del Btp decennale che si attesta ora al 2,02%.