Ha le idee chiare Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane, deciso a far compiere al colosso delle comunicazioni un balzo in avanti in termini di resa ed efficienza. Per questo la parola d’ordine è specializzazione, il criterio che nei prossimi mesi farà sì che migliaia di persone abbiano accesso a nuove mansioni all’interno di Poste. Diecimila per la precisioni, quante sono le nuove assunzioni previste dal piano di Del Fante. Come riferisce Il Sole 24 Ore, rispetto ai risvolti occupazionali del piano strategico 2018-2020, l’ad spiega:”Assumeremo circa diecimila professionisti qualificati e formeremo il personale in servizio per dotarlo delle competenze, degli strumenti e degli incentivi necessari per completare il nostro processo di trasformazione”. Di questi, cinquemila saranno esperti in ambito finanziario e assicurativo.
SALDO NEGATIVO
Nonostante il piano strategico 2018-2020 prevede l’assunzione di diecimila professionalità competenti all’interno del proprio organico, Poste proseguirà la riduzione del personale (con 100 milioni destinati a incentivi di pre-pensionamento) con l’obiettivo, anche con “iniziative volte a incrementare l’efficienza del gruppo”, di portare dal 53% del 2017 al 49% finale il rapporto tra costi ordinari del personale e ricavi. L’amministratore delegato Matteo Del Fante ha spiegato che negli obiettivi vi è “una riduzione media annua di 3mila unità”, che si traduce in 15 mila uscite in 5 anni, proseguendo sulla falsariga delle 2.800 l’anno del 2015-2017. Anche in questo caso a tornare d’attualità è la parola specializzazione: Del Fante spiega che ci sarà “una ridistribuzione e formazione del personale: 4.500 dipendenti saranno riassegnati ad un ruolo commerciale di front-line”, con “20 milioni di monte ore di formazione“.