PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in calo del 2,08% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Banco Bpm (+1,04%), Bper (+0,37%) e Intesa Sanpaolo (+0,66%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-2,52%), Atlantia (-3,06%), Azimut (-3,27%), Banca Generali (-3,47%), Brembo (-2,6%), Buzzi (-2,43%), Campari (-2,44%), Cnh Industrial (-3,83%), Enel (-2,95%), Eni (-2,83%), Exor (-4,21%), Fca (-2,48%), Fineco (-4,43%), Generali (-2,8%), Italgas (-3,99%), Leonardo (-2,75%), Luxottica (-2,33%), Mediobanca (-2,92%), Poste Italiane (-3%), Recordati (-3,54%), Saipem (-4,2%), Snam (-3,54%), Stm (-2,85%), Terna (-3,3%), Unipol (-3,46%) e UnipolSai (-2,72%). Fuori dal listino principale Intesa Sanpaolo Risparmio chiude con un +7,34%, mentre SS Lazio cede l’8,89%. Il cambio euro/dollaro risale sopra quota 1,235, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 129 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:50
La Borsa italiana recupera terreno dopo l’apertura di Wall Street e cede l’1,2%. Sul listino principale troviamo in rialzo solamente Banco Bpm (+0,6%), Bper (+2,3%), Intesa Sanpaolo (+2,2%) e Ubi Banca (+0,5%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-2,2%), Atlantia (-2,6%), Azimut (-2,1%), Banca Generali (2,9%), Brembo (-2,4%), Campari (-1,6%), Cnh Industrial (-2,9%), Enel (-1,9%), Eni (-2%), Exor (-2,9%), Fca (-1,8%), Fineco (-3,3%), Generali (-1,9%), Italgas (-2,5%), Leonardo (-2,9%), Luxottica (-1,9%), Mediobanca (-2,6%), Recordati (-1,8%), Saipem (-2,8%), Snam (-2,7%), Stm (-1,6%), Terna (-2,5%), Unipol (-2,7%) e UnipolSai (-2,1%). Fuori dal listino principale Intesa Sanpaolo Risparmio guadagna il 9,5%, mentre SS Lazio cede il 9%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,235, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 128 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:20
La Borsa italiana cede l’1,8% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Intesa Sanpaolo (+1,8%), grazie a conti 2017 superiori alle aspettative. Il Cda della banca ha inoltre proposto di convertire i titoli risparmio in azioni ordinarie, sulla base di un rapporto di conversione pari a 1,04 azioni ordinarie per ciascuna azione di risparmio senza pagamento di alcun conguaglio in denaro. Le azioni risparmio in questo momento salgono dell’8,9%. I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-3%), Atlantia (-2%), Azimut (-2%), Banca Generali (2,8%), Brembo (-2,6%), Buzzi (-2,2%), Cnh Industrial (-3,4%), Enel (-2,1%), Eni (-2,2%), Exor (-2,9%), Fca (-2,6%), Ferrari (-2,1%), Fineco (-2,7%), Generali (-2,2%), Leonardo (-2,6%), Mediobanca (-2,8%), Recordati (-2,4%), Saipem (-3%), Stm (-2,1%), Tenaris (-2,5%), Ubi Banca (-2,6%), Unipol (-2,9%) e UnipolSai (-2,7%). Fuori dal listino principale Enetronica guadagna il 3,7%, mentre Nvidia cede il 10%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,24, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 131 punti base.
PIAZZA AFFARI PROVA A TORNARE A 23.000 PUNTI
Giornata macroeconomica piuttosto scarna di dati quella di oggi sia per quanto concerne l’Eurozona che per quanto riguarda gli Stati Uniti. Da segnalare alle 8:00 gli ordinativi alle fabbriche in Germania per il mese di dicembre. In questo caso gli analisti si attendono una crescita dello 0,7%, in netto aumento rispetto al calo di novembre. Alle 14:30 il saldo della bilancia commerciale degli Stati Uniti. Infine alle 19:30 un’asta di buoni del Tesoro americani con scadenza a tre anni e con rendimenti attesi in netto rialzo. Ieri è stata una giornata negativa per tutte le piazze europee e il Ftse Mib ha chiuso la sessione con un -1,64% a quota 22.821 punti.
Pochissimi i titoli principali che sono riusciti a chiudere la seduta in positivo. Fra questi Stm che ha fatto registrare un +0,73%. Molto male, invece, Fca che ha fatto registrare un ribasso del 3,63%. L’azienda è finita al centro delle vendite dopo che si è diffuso dagli Stati Uniti un’indiscreazione secondo cui per la vicenda del dieselgate gli enti statunitensi hanno proposto a Fca il pagamento di una multa di cui però non è stato reso noto l’importo. In calo anche tutti i titoli bancari: Banco Bpm ha ceduto il 3,5% mentre Unicredit ha perso il 2,11%. Male anche Intesa Sanpaolo che ha perso un punto percentuale in attesa di presentare i dati del 2017 e il nuovo piano industriale per i prossimi quattro anni. Il differenziale fra titoli di Stato italiani e tedeschi continua a rimanere ai minimi di periodo a 129 punti base. Stabile anche il rendimento del Btp decennale che si attesta al 2,03%.