PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude con un calo del 2,26% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Banco Bpm (+0,31%), Fineco (+0,31%) e Unicredit (+2,1%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-3,74%), Atlantia (-3,1%), Brembo (-3,92%), Buzzi (-6,19%), Campari (-3,07%), Cnh Industrial (-4,61%), Enel (-3,12%), Exor (-4,06%), Fca (-4,83%), Ferragamo (-2,94%), Ferrari (-3,02%), Italgas (-3,09%), Mediaset (-2,81%), Moncler (-2,9%), Pirelli (-3,04%), Prysmian (-3,16%), Recordati (-8,06%), Saipem (-3,71%), Snam (-2,85%), Stm (-5,75%), Tenaris (-3,87%), Terna (-3,35%) e Unipol (-2,93%). Fuori dal listino principale Casta Diva chiude con un +4,67%, mentre Assiteca cede l’11,29%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,225, mentre lo spread tra Btp e Bund sale sopra i 123 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 16:00
Dopo l’apertura di Wall Street, la Borsa italiana cede l’1,4% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Banco Bpm (+1,6%), Fineco (+1,2%), Mediobanca (+0,5%) e Unicredit (+3%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-3,1%), Atlantia (-2%), Brembo (-1,8%), Buzzi (-4,1%), Campari (-2%), Cnh Industrial (-2,8%), Enel (-3,1%), Eni (-1,8%), Exor (-2%), Fca (-2,3%), Ferragamo (-3,3%), Ferrari (-1,7%), Intesa Sanpaolo (-1,7%), Italgas (-2,1%), Leonardo (-1,7%), Mediaset (-2%), Prysmian (-2,1%), Recordati (-6,4%), Saipem (-2,7%), Snam (-2,6%), Stm (-3,8%), Tenaris (-2,6%), Terna (-2,7%), Unipol (-1,9%) e UnipolSai (-1,6%). Fuori dal listino principale Casta Diva sale del 5,3%, mentre Prismi cede l’8,4%. Il cambio euro/dollaro sale verso quota 1,23, mentre lo spread tra Btp e Bund sale sopra i 121 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:30
La Borsa italiana cede lo 0,2% e sul listino principale troviamo in rialzo Azimut (+0,5%), Banco Bpm (+4%), Bper (+1,6%), Brembo (+0,4%), Fineco (+1,1%), Generali (+0,6%), Intesa Sanpaolo (+0,1%), Mediobanca (+1,6%), Ubi Banca (+0,9%), Unicredit (+2,9%) e Yoox (+0,1%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-1,7%), Atlantia (-0,7%), Banca Generali (-0,7%), Campari (-1,4%), Cnh Industrial (-1,2%), Enel (-1,7%), Eni (-0,9%), Exor (-0,7%), Fca (-1%), Ferragamo (-2%), Italgas (-1,4%), Leonardo (-1%), Moncler (-1,2%), Pirelli (-0,7%), Poste Italiane (-0,7%), Prysmian (-1,1%), Recordati (-2,6%), Saipem (-1,7%), Snam (-1,4%), Stm (-1,7%), Telecom Italia (-0,8%), Tenaris (-1,7%), Terna (-1,3%), Unipol (-0,8%) e UnipolSai (-0,8%). Fuori dal listino principale Bioera sale del 4,3%, mentre Tecnoinvest cede il 4,7%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,225, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova sotto i 119 punti base.
PIAZZA AFFARI PROVA A SUPERARE QUOTA 23.000 PUNTI
Giornata che non prevede numeri particolarmente interessanti a livello macroeconomico quella di oggi. Da segnalare alle 9:00 la produzione industriale spagnola per il mese di dicembre. Alle 9:45 il Governatore della banca centrale tedesca terrà un discorso in Parlamento: probabile che verrà portata ancora una volta avanti la tesi che i tassi bassi sono estremamente negativi per l’economia. Continueranno poi, come ieri, le varie conferenze dei membri della Fed in giro per gli Usa: gli investitori cercheranno di capire quali saranno le intenzioni per i prossimi mesi per quanto concerne previsioni di inflazione e tassi di interesse. Sempre in tema di banche centrali, alle 13:00 si riunirà la Bank Of England che annuncerà le sue decisioni di politica monetaria per questa riunione: gli economisti non si attendono particolari novità, con i tassi di interesse che dovrebbero rimanere allo 0,5%. Infine, alle 14:30, le classiche stime sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti. Gli analisti si attendono un leggero incremento a 236 mila unità.
Ieri Piazza Affari ha chiuso con un balzo del 2,86% a quota 22.986 punti. L’indice per qualche minuto era riuscito persino a tornare sopra quota 23.000 punti, azzerando quasi totalmente i ribassi delle precedenti sedute. La maggior parte dei titoli ha brillato e i casi di rosso sono stati limitati a un paio di aziende. A spiccare è stato soprattutto il titolo Fca che ha portato a casa un rialzo del 6,77%. Molto bene anche Telecom Italia dopo l’incontro con il ministro Calenda sullo scorporo della rete: il titolo ha guadagnato sei punti percentuali. In rialzo anche tutti i titoli bancari. Banco Bpm è stato il migliore con un rialzo di oltre cinque punti percentuali. Molto bene anche Intesa Sanpaolo che ha guadagnato il 3,44%. Indietro sono rimaste invece le utilities: Enel è salita del 2,2% mentre Snam ha fatto registrare un modesto +0,92%. In rialzo più moderato anche Eni che si è apprezzata dell’1,62%. Unico titolo sul listino principale in rosso è stato Campari che è sceso dello 0,16%. Lo spread fra titoli di Stato italiani e tedeschi ha chiuso la sessione a 121 punti base. In netto calo anche il rendimento del Btp decennale che si attesta ora all’1,94%.