PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in calo dello 0,32% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+1,41%), Banco Bpm (+2,32%), Bper (+1,86%), Brembo (+0,39%), Enel (+0,77%), Eni (+0,6%), Fca (+0,03%), Ferragamo (+0,55%), Generali (+0,23%), Italgas (+2,25%), Snam (+0,86%), Terna (+0,72%), Ubi Banca (+1,11%), Unipol (+2,89%), UnipolSai (+0,2%) e Yoox (+0,11%). I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-1,51%), Azimut (-1,41%), Buzzi (-1,18%), Campari (-0,73%), Cnh Industrial (-2,17%), Exor (-1,05%), Ferrari (-1,18%), Fineco (-1,84%), Leonardo (-1,12%), Luxottica (-0,93%), Mediaset (-4,15%), Moncler (-0,68%), Pirelli (-1,71%), Poste Italiane (-2,16%), Prysmian (-1,59%), Recordati (-1,21%), Saipem (-1,16%), Stm (-2,58%), Telecom Italia (-2,37%) e Tenaris (-0,71%). Fuori dal listino principale Gruppo Waste Italia chiude con un +34,62%, mentre Banca Ifis cede il 5,75%. Il cambio euro/dollaro sfiora quota 1,24, mentre lo spread tra Btp e Bund torna sopra i 128 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:45
La Borsa italiana cede lo 0,1% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+1,5%), Banco Bpm (+0,9%), Banca Generali (+0,1%), Bper (+1%), Brembo (+0,4%), Enel (+1,1%), Eni (+1,2%), Exor (+0,1%), Ferragamo (+0,7%), Generali (+0,3%), Italgas (+2,6%), Mediobanca (+0,3%), Snam (+0,8%), Terna (+0,6%), Ubi Banca (+0,7%), Unipol (+3,1%), UnipolSai (+0,8%) e Yoox (+0,1%). I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-1,1%), Azimut (-0,7%), Buzzi (-1,3%), Cnh Industrial (-2%), Intesa Sanpaolo (-0,6%), Leonardo (-2,1%), Mediaset (-3,6%), Pirelli (-0,8%), Poste Italiane (-1,5%), Recordati (-1%), Stm (-0,9%) e Telecom Italia (-1,6%). Fuori dal listino principale Gruppo Waste Italia sale del 26,9%, mentre Lucisano Media cede il 5,6%. Il cambio euro/dollaro supera quota 1,235, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 128 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:35
La Borsa italiana guadagna lo 0,4% e sul listino principale troviamo in rosso Buzzi (-0,1%), Cnh Industrial (-0,2%), Ferrari (-0,1%), Luxottica (-0,4%), Mediaset (-3,1%), Poste Italiane (-0,2%), Stm (-0,8%), Telecom Italia (-1,1%) e Unicredit (-0,1%). Intesa Sanpaolo e Yoox si trovano invece in pareggio. I rialzi più consistenti sono quelli di A2A (+1%), Banco Bpm (+1,2%), Banca Generali (+1%), Bper (+1,2%), Brembo (+0,8%), Campari (+1,1%), Enel (+1%), Eni (+1,1%), Ferragamo (+1%), Italgas (+2%), Saipem (+1,3%), Snam (+1,4%), Tenaris (+0,6%), Terna (+1%), Ubi Banca (+0,7%), Unipol (+4,2%) e UnipolSai (+1,7%). Fuori dal listino principale Fidia sale del 5,5%, mentre Astaldi cede il 3%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,23, mentre lo spread tra Btp e Bund sale sopra i 128 punti base.
PIAZZA AFFARI PROVA A SFONDARE QUOTA 22.800
Giornata macroeconomica che non prevede dati di particolare rilevanza quella odierna. Alle 9:00 l’indice dei prezzi al consumo in Spagna per il mese di ebbraio. Gli analisti non si aspettano particolari variazioni con una crescita minimale dello 0,1%. Alle 11:00 il dato più importante per l’area euro: la rilevazione Zew del sentimento sull’economica tedesca per il mese di marzo. Un dato molto positivo potrebbe spingere al rialzo le quotazioni di tutti i mercati dell’area euro. Infine, alle 13:30 l’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti nel mese di febbraio: le attese sono per un incremento dello 0,2%.
Ieri Piazza Affari ha chiuso un progresso dello 0,08% a quota 22.764 punti. Il Ftse Mib ha provato a superare la resistenza dei 22.800 punti, senza però riuscirvi. Misti i titoli bancari con Intesa Sanpaolo che è salita dello 0,44% mentre Ubi Banca ha guadagnato l’1,5%. In calo, invece, Unicredit che ha perso lo 0,41%, mentre Bper ha perso un punto percentuale. Bene Poste Italiane che ha chiuso la seduta con un rialzo dell’1,7% grazie alla promozione di JP Morgan che prevede un’opportunità di rialzo del 20%. In calo, invece, Telecom Italia che ha perso l’1,48% per via delle prese di profitto dopo i rialzi delle scorse sedute. Lo spread fra Btp e Bund ha fatto registrare un lieve rialzo pur mantenendosi sotto i 130 punti base. Il differenziale si è attestato a 127,9 punti. In lievissimo rialzo anche il rendimento del Btp decennale che si è attesta all’1,91%.