PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,1% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+1,01%), Banca Generali (+0,43%), Campari (+0,33%), Eni (+0,78%), Exor (+0,53%), Fca (+1,78%), Ferrari (+1,07%), Italgas (+0,64%), Moncler (+1,75%), Pirelli (+0,86%), Saipem (+1,33%), Snam (+0,3%), Stm (+2,26%), Tenaris (+3,56%), Terna (+0,51%) e Yoox (+0,03%). Generali e Mediobanca, invece, chiudono in parità. I ribassi più ampi sono quelli di Banco Bpm (-1,59%), Bper (-0,68%), Buzzi (-1,14%), Ferragamo (-1,68%), Fineco (-0,92%), Leonardo (-0,74%), Mediaset (-2,03%), Prysmian (-0,91%), Telecom Italia (-0,63%), Ubi Banca (-1,06%), Unicredit (-1,14%) e Unipol (-1,06%). Fuori dal listino principale Bioera chiude con un +14,29%, mentre Gruppo Waste Italia cede il 21,26%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,225, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 125 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 16:00
La Borsa italiana cede lo 0,4% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,4%), Eni (+0,3%), Fca (+1,6%), Ferrari (+1%), Italgas (+0,1%), Moncler (+1,3%), Pirelli (+0,3%), Saipem (+1%), Snam (+0,2%), Stm (+1,6%), Tenaris (+2,3%) e Terna (+0,1%). I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-0,7%), Banco Bpm (-2,2%), Bper (-1%), Brembo (-0,6%), Buzzi (-1,3%), Campari (-0,7%), Cnh Industrial (-0,6%), Enel (-0,39), Ferragamo (-1,9%), Fineco (-1,2%), Intesa Sanpaolo (-1,5%), Leonardo (-0,9%), Mediaset (-2,2%), Prysmian (-0,9%), Recordati (-0,9%), Telecom Italia (-0,9%), Ubi Banca (-1,5%), Unicredit (-2%), Unipol (-1,3%) e UnipolSai (-0,7%). Fuori dal listino principale Bioera sale del 13,8%, mentre Gruppo Waste Italia cede il 19,7%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,23, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 125 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:40
La Borsa italiana guadagna lo 0,1% e sul listino principale troviamo in rosso Azimut (-0,3%), Banco Bpm (-1,2%), Banca Generali (-0,2%), Bper (-0,8%), Brembo (-0,4%), Buzzi (-1%), Campari (-0,2%), Cnh Industrial (-0,7%), Exor (-0,3%), Ferragamo (-0,4%), Fineco (-0,5%), Intesa Sanpaolo (-0,5%), Leonardo (-0,3%), Luxottica (-0,1%), Poste Italiane (-0,1%), Prysmian (-0,1%), Saipem (-0,3%), Telecom Italia (-0,6%), Ubi Banca (-0,6%), Unicredit (-0,5%), Unipol (-0,6%) e UnipolSai (-0,6%). Generali, invece, si trova in pareggio. I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+2%), Fca (+0,9%), Mediaset (+1%), Moncler (+1%), Pirelli (+0,9%), Snam (+0,6%), Stm (+1,8%) e Terna (+0,8%). Fuori dal listino principale Netweek sale del 9,8%, mentre Gruppo Waste Italia cede il 15,7%. Il cambio euro/dollaro sale verso quota 1,23, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 123 punti base.
PIAZZA AFFARI ATTENDE LA FED
L’agenda economica odierna offre dati importanti provenienti dal Regno Unito, con l’indice dei salari medi inclusi i bonus, che gli esperti danno a un +2,6% rispetto al +2,5% di dicembre, la variazione nelle richieste di sussidi di disoccupazione atteso in forte calo rispetto al dato di gennaio e il tasso di disoccupazione che si preannuncia stabile al 4,4%. Nel pomeriggio invece si attendono i risultati Usa e più in particolare le partite correnti del quarto trimestre, le vendite delle abitazioni esistenti e le scorte di petrolio greggio, con grande attesa poi per le conclusioni del Fomc della Federal Reserve. La giornata di ieri ha visto la chiusura positiva del Ftse Mib a 22.798 punti con un +0,73%, terminando la seduta vicino ai massimi (22.836 punti) dopo i minimi della mattinata (22.597 punti).
Tra i migliori titoli del principale listino di Piazza Affari c’è stata Fca che ha chiuso con un +2,46%. Bene il comparto legato al petrolio con Tenaris a guidare i guadagni con il suo +1,99% e a seguire Saipem (+1,69%) ed Eni (+1,38%), in scia ai rialzi del petrolio stesso. Bene anche le banche, in particolar modo Mediobanca che ha realizzato un +1,1%. Negative le chiusure di A2A (-0,97%) probabilmente per prese di beneficio dopo i massimi della mattinata alla notizia di un dividendo che sarà superiore alle attese e Cnh industrial (-1,07%) che ha pagato le sorprendenti dimissioni dell’amministratore delegato Tobin. Al di fuori del Ftse Mib è continuata la discesa di Carige, che dopo il tonfo di lunedì (-6,3%) ha chiuso anche ieri in discesa del 2,25% e quella di Mps che dal 9 febbraio ha perso il 25%. Hanno brillato invece Stefanel (+7,11%) e Datalogic (+4,49) in attesa dei dati del 2017. Si è assottigliato il differenziale tra Btp decennali italiani e Bund tedeschi a 123,50 punti base.