LEGGE 104, I PERMESSI NEL CASO DI PART-TIME
Proprio nel giorno in cui si celebra la giornata mondiale della sindrome di down, rimbalza la notizia riguardante i permessi lavorativi relativi alla legge 104, riguardante appunto l’assistenza di familiari disabili. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (la numero 4069 del 20 febbraio 2018) ha infatti ribadito che anche i lavoratori part-time possono avere i tre giorni di permesso. Salvo che non svolgano attività in part-time verticale, cioè quando il lavoro è concentrato in alcuni giorni della settimana o mesi dell’anno. In quel caso, infatti, il numero di giorni di permesso varia a seconda delle giornate effettivamente lavorate. Quando c’è invece un part-time orizzontale, che prevede quindi meno ore di lavoro al giorno rispetto alle classiche otto, ci si trova di fronte a un diritto non comprimibile riguardo i permessi ex legge 104.
LEGGE 104, L’ASSISTENZA SALTUARIA
Sarà utile poi sapere che è possibile anche usufruire dei permessi come “sostituito caregiver” nel caso l’assistenza al disabile sia condivisa da un’altra persona. Entrambe potranno quindi avere 1 giorni di permesso al mese ogni 10 giorni di assistenza al familiare disabile in maniera continuativa. Si tratta di “Assistenza saltuaria per la legge 104”. Per poterne usufruire occorre presentare al proprio datore di lavoro e all’Inps una richiesta scritta in cui indicare il rapporto di parentela con il disabile, il tipo di assistenza prestata e la relativa durata, oltre che i motivi per cui occorre sostituire il familiare che si assiste abitualmente il disabile. Da tenere presente che rispetto all’altro caregiver non è necessario che ci sia un rapporto di matrimonio, ma è da ritenersi valida anche l’unione civile.